Processo tirocini formativi a Villa Sofia, il pm chiede pene pesanti per Sandro Russo ed Aurelia Di Benendetto

Rispondono di peculato, assieme agli ex vertici dell’azienda ospedaliera

PALERMO, 8 luglio – Il pm Gaspare Spedale ha usato la mano pesante al termine della sua requisitoria, chiedendo pene per quattro anni e sei mesi e quattro anni, rispettivamente per l’assessore alla Polizia Municipale del comune di Monreale, Sandro Russo e per il consigliere comunale Aurelia Di Benedetto.

I due sono a giudizio, di fronte alla terza sezione del tribunale di Palermo, presieduta da Vincenzina Matassa, dovendo rispondere di peculato per una vicenda, risalente al 2007, relativa ai tirocini formativi effettuati presso l’ospedale di Villa Sofia dalla cooperativa Sintesi, che, secondo l’accusa, avrebbero camuffato, delle assunzioni.

Il processo, assieme a Russo ed alla Di Benedetto, rispettivamente presidente e responsabile della cooperativa, vede coinvolti pure Giuseppe Intravaia e gli ex vertici di Villa Sofia: Antonino Bruno (frattanto deceduto), il direttore sanitario Salvatore Requirez ed il direttore amministrativo, Carlo Sitzia.
Tutti e tre con la cooperativa avevano firmato un protocollo per organizzare tirocini di formazione per la pulizia e la sanificazione. I corsi di sei mesi avevano avuto il costo di 1,9 milioni di euro ed erano destinati a 150 disoccupati tra il 2006 ed il 2007.

Il pm ha chiesto pure la confisca per 1,9 milioni di euro per gli attuali imputati. Il processo riprenderà a novembre.
Va aggiunto, per la verità, che la stessa vicenda nel 2013, seppur per contestazioni diverse (violazioni in materia di somministrazione fraudolenta di attività lavorativa) si era conclusa positivamente per gli attuali imputati che erano stati assolti “perché il fatto non sussiste”, benchè il reato fosse già prescritto.