Asp 6: attivata la nuova area di emergenza dell'ospedale “Dei Bianchi” di Corleone

L'assessore Gucciardi: “Non promesse, ma fatti concreti”

CORLEONE 16 gennaio - Una sala per il triage, altre due per le visite ed una per i codici rosso. Ed inoltre un'area per l'Osservazione breve intensiva (OBI) dotata di 4 posti-letto ed un'ampia sala d'attesa fornita di monitor che indicano le priorità di ingresso in base ai codici assegnati al triage, di televisori collegati a programmi di informazione e distributori di acqua gratuiti per alleviare l’attesa di pazienti e familiari. E' il nuovo Pronto Soccorso dell'Ospedale “Dei Bianchi” di Corleone realizzato dall'Asp di Palermo in poco più di 4 mesi.

Gli interventi sono stati finalizzati a realizzare uno spazio confortevole ed accogliente ma anche di facile fruizione, sia agli utenti che si recano per le urgenze in Ospedale con i propri mezzi, sia alle ambulanze che, attraverso uno scivolo, hanno accesso diretto al Pronto Soccorso.

La nuova Area d'Emergenza è stata attivata questa mattina dal Direttore generale dell'Asp, Antonio Candela, alla presenza, tra gli altri, dell'Assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, e del Commissario straordinario del Comune di Corleone, Giovanna Termini,

La consegna della nuova struttura fa seguito a quella delle due nuove Sale Parto, della nuova Area di Radiodiagnostica e del Laboratorio d'Analisi, tutti servizi attivati all'interno del “Corpo A” dell'Ospedale.

“In pochi mesi, e cioè da settembre ad oggi – ha sottolineato Candela – l'Ospedale di Corleone ha cambiato completamente volto. Grazie ad un investimento complessivo di 2 milioni e mezzo di euro, siamo riusciti a consegnare agli utenti di tutto il comprensorio un nosocomio ristrutturato e rinnovato, ma soprattutto un nosocomio che si è nuovamente 'impossessato' di spazi che, prima, erano inutilizzati. Già da oggi, il Pronto Soccorso è tornato nella sua sede originaria grazie ad interventi urgenti che consentono, adesso, agli operatori una migliore gestione delle emergenze e delle urgenze”.

Nel 2016 sono stati 12 mila gli accessi al Pronto Soccorso di Corleone, con un aumento del 20% rispetto all'anno precedente. L'utenza potrà adesso contare su una struttura realizzata al piano rialzato del “Corpo A” con una superficie di 700 mq nella quale lavoreranno 7 medici e 12 infermieri, guidati dal Responsabile, Giuseppe Musacchia. Oltre alla sala d'attesa ed a tutte le aree di visite e cure, sono stati completamente ristrutturati i servizi igienici e rifatti gli impianti elettrici e di illuminazione.

“Abbiamo rispettato l'impegno assunto sia con gli utenti che con gli operatori dell'Ospedale – ha detto Candela – alla fine della scorsa estate avevamo stilato un crono programma che ha trovato riscontro con l'attivazione di Sale Parto, Area di Radiodiagnostica, Laboratorio d'Analisi e Pronto Soccorso. E' chiaro che non ci fermiamo, ma consideriamo gli ultimi interventi solo una tappa di passaggio verso ulteriori forme di potenziamento come la piena e reale integrazione dell'offerta ospedaliera con quella territoriale”.

A margine del suo intervento, il manager dell'Asp di Palermo, Antonio Candela, ha annunciato per il prossimo 30 gennaio l'attivazione della nuova Area d'Emergenza anche dell'Ospedale “Cimino” di Termini Imerese. (nr)
“Inaugurare una struttura con i pazienti dentro - afferma l’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi – è la dimostrazione che completiamo la qualità dell'offerta sanitaria di questo Presidio di Corleone che, non ha soltanto un nuovo Pronto Soccorso, ma è stato potenziato con l'Osservazione Breve Intensiva. Nella nuova programmazione ospedaliera, che non ho ancora presentato alle autorità, l'Ospedale di Corleone mantiene intatto il suo profilo. Le ipotesi di ridimensionamento sono soltanto fantasie sgradevoli. Sono veramente soddisfatto e sono grato al Direttore generale, Antonio Candela, al Direttore sanitario, Giovanna Volo, ed al Direttore amministrativo dell'Asp, Salvatore Strano, per questa nuova struttura: inauguriamo reparti che funzionano. Non promesse, ma fatti concreti”.