Piano Triennale Prevenzione della Corruzione: il Comune coinvolge i cittadini

Pubblicato l’avviso pubblico per presentare osservazioni, ma alcuni degli obiettivi non hanno trovato ancora piena attuazione

MONREALE, 20 gennaio - Il comune di Monreale ha pubblicato l’avviso per la presentazione delle osservazioni e/o proposte in merito all’aggiornamento del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione (PTPC). Per la legge 190/12, per quanto successivamente modificata ed integrata, ogni amministrazione deve adottare questo Piano, che racchiude una serie di attività e strategie volte, per l’appunto, a prevenire e contrastare il fenomeno della corruzione.

Poi ogni amministrazione può (deve) consultare anche i cittadini, le associazioni e in generale gli stakeholders (portatori di interessi) al fine di raccogliere le osservazioni per migliorare il Piano, renderlo specifico e soprattutto efficace.

Uno strumento, quello della consultazione pubblica, che dovrebbe innanzitutto servire a coinvolgere i cittadini nelle scelte pubbliche, renderli responsabili e partecipi. Avvicinare cioè la cittadinanza a questo tipo di politiche, perché la lotta al fenomeno della corruzione è una battaglia che si può vincere soltanto se tutti fanno la propria parte.

Una scelta che - sebbene orientata dalla normativa - non è poi così scontata. Tante infatti sono le amministrazioni inadempienti su questo tema. Non solo non aggiornano i piani triennali, adottandoli a volte con un approssimativo “copia-incolla”, ma, pratica assai diffusa, spesso non “ascoltano” gli interessati.

Fin qui, un meritato plauso all'amministrazione comunale di Monreale che dimostra con coerenza l'attenzione rivolta ai propri cittadini. Tuttavia, nel rileggere alcuni punti del Piano 2016, la cui responsabilità è affidata al segretario generale Domenica Ficano, qualche azione, sebbene programmata, sembra non avere trovato un pieno e sostanziale riscontro attuativo.

Tra queste, la mappatura sintetica dei processi, dei procedimenti e delle attività che riportano i fattori di rischio più elevati e indica i comportamenti amministrativi e professionali da adottare al fine di prevenire fenomeni di corruzione (con indicazione per ciascuna misura degli obiettivi, della tempistica, dei responsabili, degli indicatori e delle modalità di verifica dell’attuazione, esiti delle verifiche e dei controlli effettuati), l'individuazione di specifici criteri per la rotazione del personale (dirigenziale e non) e l'attivazione di una formazione specifica rivolta a tutti i dipendenti pubblici.

Per quel che attiene in particolare la formazione dei dipendenti comunali, questa sembra avere trovato attuazione esclusivamente nella partecipazione a dei corsi gratuiti organizzati dall’Inps e Formel srl, riguardanti svariate tematiche e rivolti – peraltro - ad un numero assai esiguo di unità di personale.

Al riguardo degli obiettivi previsti nel Piano, è determinante il richiamo dettato dal Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione , Raffaele Cantone, il quale ha ripetutamente sottolineato che la sussistenza dell’obbligo in parola discende dalla stessa natura del P.T.P.C. che, in quanto atto programmatorio, “non costituisce un insieme astratto di previsioni e misure, ma tende alla loro concreta attuazione in modo coordinato rispetto al contenuto di tutti gli altri strumenti di programmazione presenti nell’amministrazione e, innanzi tutto, rispetto al Piano della Performance (P.P.), col quale deve essere realizzato un collegamento effettivo e puntuale”.

Il termine fissato dal comune di Monreale per la formulazione ufficiale delle eventuali osservazioni e/o proposte relative all'aggiornamento del Piano è il 27 gennaio 2017. Il prossimo 31 gennaio scade invece il termine per la sua formale approvazione.