La giunta regionale ci mette una pezza, salvi i fondi per la ristrutturazione del Carmine

Necessario un emendamento per rimpinguare il capitolo che era senza copertura

PALERMO, 30 novembre - La giunta regionale ha approvato un emendamento per rimpinguare il capitolo relativo alle spesa dei Comuni che risultava non avere la copertura sufficiente. Soldi che in parte, erano stati già destinati anche al comune di Monreale.

Con la manovra economica e finanziaria 2016, è stato stabilito che i Comuni per il pagamento delle rate dei mutui e per il finanziamento di talune opere, avrebbero utilizzato, conti alla mano, 115 milioni di fondi PAC. Fondi che, nonostante il grido di allarme lanciato più volte anche dall'Anci Sicilia, si sono di fatto rivelati ancora una volta “indisponibili”.
Da qui, la necessità di reperire le somme e la decisione della giunta regionale di approvare un emendamento per l'accensione di un mutuo di 65 milioni di euro. I restanti 50 milioni, invece, saranno verosimilmente recuperati dal Fondo Pensioni Sicilia, operazione che, se venisse realmente effettuata, provocherebbe inevitabili ripercussioni direttamente nelle tasche di molti pensionati.

Per quel che riguarda nello specifico il comune di Monreale, il recupero delle somme, sebbene attraverso l'accensione di un mutuo regionale che peserà sulle spalle - già curve – di tutti i siciliani, dovrebbe a questo punto garantire davvero la realizzazione del progetto di riqualificazione del quartiere Carmine, incluso nel quadro degli interventi finanziati con il “Patto per la Sicilia”, la cui firma è avvenuta lo scorso mese di settembre ad Agrigento, alla presenza del premier Matteo Renzi e del governatore Rosario Crocetta.
Il “sogno” che vede il rifacimento dell'antico quartiere monrealese del Carmine dura ormai da quasi dodici anni. L'iter, così come MonrealeNews ha dettagliato in un articolo del 17 settembre, infatti, è iniziato il 29 gennaio del 2005, quando l’allora sindaco di Monreale, Toti Gullo, inviò alla direzione regionale della Programmazione un dettagliato carteggio, contenente almeno una decina di allegati, oltre che la descrizione minuziosa degli interventi che si sarebbero voluti realizzare, agganciadosi al treno del bando emesso proprio dalla Regione alla vigilia di Natale del 2004, ed inserito nei “famosi” fondi Pac, successivamente ritirati del governo Renzi.

Le cose però sono cambiate poi quando il progetto, al di là della sua innegabile validità, è stato inserito nel pacchetto del “Patto per lo sviluppo della Sicilia 2016 (Patto per il Sud) – Interventi”, per un importo di 3,8 milioni di euro.
Insomma, per Monreale, se davvero questi soldi dovessero arrivare sarà certamente un bene anche in considerazione del fatto che l'intervento per il suo importo totale è stato già inserito tra i principali investimenti programmati per il triennio 2016-18 previsti dal documento unico di programmazione (DUP) del bilancio pluriennale del Comune.
Per i siciliani, invece rimane l'amara consapevolezza che gli attuali 65 milioni di euro andranno a sommarsi agli 8 miliardi di euro per mutui già contratti dalla Regione e per i quali - noi tutti - già paghiamo le addizionali Irpef e Irap più alte d’Italia.

Con la proposta del governo – leggiamo in una dichiarazione del presidente della Regione Rosario Crocetta battuta dall’Ansa - si va incontro seriamente ai comuni, che oltre alle centinaia di opere finanziate attraverso il 'Patto per la Sicilia', potranno effettuare ulteriori investimenti e saldare i debiti contratti”.