Palermo, scarsa disponibilità idrica negli invasi, scattano riduzioni e turnazioni

Il lago Scanzano (foto Andrea Di Caro)

Le quattro dighe che approvvigionano il capoluogo hanno meno della metà delle risorse disponibili

PALERMO, 29 dicembre – Il perdurare della situazione di scarse precipitazioni che interessa ormai da mesi la Sicilia, ha portato ad una consistente riduzione delle riserve d’acqua nelle province di Palermo, Enna e Caltanissetta.

Tale situazione di criticità è stata ieri l’argomento di un incontro tenutosi presso l’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, cui hanno preso parte i funzionari dell’assessorato stesso e dei gestori dei servizi idrici integrati.
Preso atto della insufficienza di risorse disponibili negli invasi (a Palermo, i 4 invasi Poma, Scanzano, Rosamarina e Piana degli Albanesi hanno attualmente una disponibilità di meno di 73 milioni di mc d’acqua a fronte di una capacità massima superiore a 200 milioni), al fine di non dover assumere provvedimenti più drastici in futuro e garantire una omogenea distribuzione idrica nel tempo, è stata programmata una riduzione del prelievo d’acqua da tutti gli invasi con una conseguente riduzione dell’acqua che sarà immessa nelle reti.
In tutte le città interessate si procederà quindi alla introduzione della turnazione o ad un inasprimento della turnazione già in atto.
Per la città di Palermo e perdurando l’attuale situazione di assenza di precipitazioni significative, l’AMAP avvierà dal 3 gennaio prossimo una turnazione che interesserà a giorni alterni un’ampia parte della città, come meglio descritto nelle mappe e tabelle successive.
Tale turnazione avrà un carattere sperimentale e sarà ovviamente soggetta a modifiche in caso di ripresa delle precipitazioni.
“Si tratta con tutta evidenza – affermano il Sindaco Leoluca Orlando la presidentessa di AMAP Maria Prestigiacomo – di una situazione eccezionale, dovuta alla concomitanza di tre fattori tutti indipendenti dall'azione dell'AMAP e del Comune: la siccità, la riduzione della capacità della Diga Rosamarina decisa dal Servizio Nazionale Dighe per motivi di sicurezza e l’impossibilità di utilizzo dell’invaso di Scillato per i noti problemi causati alle condutture da alcune frane.”
Proprio sul fronte dell’utilizzo dell’invaso di Scillato, l’AMAP ha avviato, dopo che la Regione ha fornito nelle scorse settimane le attese indicazioni in tal senso, le procedure per procedere con proprie risorse alla riparazione delle condotte (dal costo stimato di oltre 5 milioni di euro).
“Vista la gravità della situazione e l’urgenza di intervenire – afferma la Prestigiacomo – i nostri uffici stanno lavorando nei tempi minimi per la predisposizione del progetto e stiamo valutando la possibilità di richiedere un intervento della Protezione civile.”
Le mappe di tutte le zone interessate dalla turnazione, con i relativi orari sono online all'indirizzo:
https://www.comune.palermo.it/noticext.php?cat=1&id=12911