Operazione Grande Passo 3: i carabinieri ritrovano l'arsenale della cosca

Decisive le intercettazioni tra due cugini della famiglia Pellitteri. IL TESTO

CORLEONE, 21 novembre - L’indagine “Grande Passo 3”, compiuta ieri mattina dai carabinieri del Gruppo di Monreale, ha rivelato, tra le altre cose, il possesso e la detenzione illegale di armi da parte dei principali esponenti di quella che viene ritenuta la famiglia mafiosa di Chiusa Sclafani, ovvero i Pellitteri, che costituivano un gruppo di fuoco a disposizione di Cosa Nostra per compiere atti intimidatori ed omicidi nei confronti di vittime predesignate: imprenditori, ma anche ignari cittadini imbrigliati in vicende private di eredità contese.

Il 19 gennaio 2015 veniva intercettata una conversazione tra Salvatore Pellitteri, 23 anni ed il cugino Roberto Pellitteri, arrestati in esecuzione del fermo di ieri.

L’argomento verteva principalmente sulla scelta del luogo dove nascondere le armi in loro possesso, sull’opportunità di spostarle sfruttando l’oscurità della notte per evitare eventuali controlli sul territorio delle Forze di Polizia, nonché sulla necessità di provarle ed effettuare la dovuta manutenzione per mantenerle efficienti. In particolare, gli indagati facevano riferimento ad alcune pistole e ad una persona, tale zio Pino, che teneva nascosta un’arma all’interno della propria autovettura.

 

Roberto:           …inc… posto sistemato.

Salvatore:        Portandomeli là sotto, ora quei due.

Roberto:           Ora porti quei due?

Salvatore:        … inc…

Roberto:           Là sotto li devi scendere?

Salvatore:        Eh, ma che fanno qua?

Roberto:           Ma certo!

Salvatore:        Se dobbiamo andarle a provare, le dobbiamo provare là.  

Roberto:           A Pagano?… a sta minchia!

Salvatore:        Ho il posto buono per andarle a mettere.

Roberto:           Certo!

Salvatore:        In un angolo di casa.

Roberto:           A questa qua ci trovo… ora mi scendo… inc… sotterro il tubo io, mi salgo il tubo e la infilo dentro al tubo.

Salvatore:        Fai fare quello… se ne fotte.

Roberto:           Quello se ne fotte, ora ci penso io ad andare da… inc… ora ci passiamo, stasera ci possiamo stasera. Tu sali tardi?, tu sali stasera?

Salvatore:        M’bè, alle sei.

Roberto:           …inc …

Salvatore:        …inc … con il buio. La minchiata questa è altrimenti stasera dovremmo venire a portarle, prenderle e portarcele dentro.

Roberto:           Ce le portiamo così dentro, ce le portiamo, così cele portiamo dentro. Vediamo, faccio il buco in qualche punto, dentro così appena arrivo le infilo dentro il tubo, le infilo… inc… tutte e due… io le prendo e le infilo nel tubo… inc…           

Salvatore:        Quella grossa là per montarla avendola là sotto.

Roberto:           Ma c’è… inc… là sotto.

Salvatore:        Quella piccola così ce l’ho sempre sott’occhio, la pulisco ogni tanto.

Roberto:           Certo! Altrimenti!

Salvatore:        La vorrei lasciare qua ma non so dove, quella piccola.

Roberto:           Dove minchia la devi lasciare qua?

Salvatore:        Non avendo il posto buono!

Roberto:           Altrimenti la dobbiamo lasciare in paese, la dobbiamo lasciare (accavallamento di voci).

Salvatore:        Ma dove? Posto in paese non ne abbiamo.

Roberto:           Ora vediamo, troviamo qualche posto sistemato.

Salvatore:        Ma non da noialtri, la minchiata questa è.

Roberto:           Quale da noialtri! A una parte nascosti da noialtri solo qua può essere buona… inc… porto da qualche parte … perché qua non possono stare terre terre (ndr. in mezzo al terreno) queste cose, terre terre (ndr. in mezzo al terreno) non ci possono stare.

Salvatore:        Specialmente quella.

Roberto:           Minchia… inc… rovina.

Salvatore:        Altrimenti per stare nel terreno, quella…

Roberto:           Con il tempo.

Salvatore:        …o dentro il bidone.

Roberto:           O dentro il bidone, si.

Salvatore:        Così non gli entra nemmeno aria.

Roberto:           Chiusa la dentro, acqua non ne prende dentro il bidone.

Salvatore:        Altrimenti devo prendere un bidone, di questi da cinque litri.

Roberto:           Eh!

Salvatore:        Questo con la… inc… larga.

Roberto:           Quelli piccolini?

Salvatore:        Quelli piccolini.

Roberto:           Eh!

Salvatore:        Con due tappi.

Roberto:           …inc … tappo è tappo?

Salvatore:        La metti là dentro.

Roberto:           E la puoi sotterrare.

Salvatore:        E la puoi sotterrare.

Roberto:           E così faccio ora. Ascolta il bidoncino non si sfarina poi, col tempo?

Salvatore:        No, da qua che si farina, minchia vero non si deve toccare più!

Roberto:           Perché lo devi toccare scusa? Così faccio, IO CE L’HO PURE UNA PISTOLA. Chissà se tu questa me la vuoi lasciare tu…

Salvatore:        …inc …

Roberto:           Facciamo una cosa più piccolina, facciamo un sacchettino più piccolino e la infiliamo sotto.

Salvatore:        Dobbiamo vedere dove però.

Roberto:           Certo, a una parte a casa che sappiamo, così li prendiamo. Quella là, la mettiamo sotto, quella là, quella là e quella tua gliela mettiamo sopra.

…omissis…

Roberto:           Ma io se tu quelle due te le porti dentro, io dentro me la porto, me la prendo, la porto dentro io, vedo dove posso scavare dentro, qualche buco lo faccio dentro io, stacco due mattoni, ci faccio il telaio tutto in legno e poi ci metto i mattoni sopra. Così faccio. Minchia… inc… No ad una parte buona non si vede se la faccio ad una parte giusta… non si vedono. Così me li porto tutti e due dentro. Se poi quella piccola me la lascia e quella grande te la porti, le tengo in campagna, prendiamo due grandi bidoni.

Salvatore:        Quella grande, c’è un angolo di casa sdirrupato (ndr: diroccato).

Roberto:           Là!

Salvatore:        Là nel tetto, sfondo tutto e così è al riparo.

Roberto:           Certo. Altrimenti non piovendo là ci possono stare. Questa pure forte di ferro è … inc…

Salvatore:        Eh… eh…

Roberto:           E’ forte.

Salvatore:        Ferro buono è.

Roberto:           Bello ferro questo è.

Salvatore:        Non è che ci scoppiano… inc…

Roberto:           No, che sei folle! …inc…

Salvatore:        …inc…

Roberto:           Minchia, io sempre quella piccolina sempre appresso me la porterei.

Salvatore:        Pure quella grande io mi porterei qua… inc…

Roberto:           No quella …inc… mi porterei io.

Salvatore:        No io quella grande messa qua, farei una cosa con i ferri qua…

Roberto:           Minchia!

Salvatore:        …inc…

Roberto:           A così non affaccio proprio, no io ci passo un coltello…

Salvatore:        Se si potessero portare… inc…

Roberto:           Lo zio Pino se la porta appresso tanto chi minchia lo ferma. Lo zio Pino la mette qua dietro al seggiolino suo cel’ha.

Salvatore:        … inc…

Roberto:           … inc… lo zio Pino siamo la se… seduti a prendere un caffè, ti faccio vedere apro qua dietro, ha un buco, ha fatto una cosa così che lui gli infila il dito e si apre, si apre e ci sono minchia la dentro le cose, però le ha tutte contate lui.

Pellitteri Salvatore riprendeva l’argomento con il padre Pellitteri Vincenzo il 19 gennaio 2015, informandolo di averle momentaneamente occultate sotto le balle di fieno del loro ovile.

 

Vincenzo:         Che hai fatto?

Salvatore:        Quella pure di Salvatore

Vincenzo:         E’ partita, tutta arrugginita?

Salvatore:        Tutta arrugginita.

Vincenzo:         E che minchia è!

Salvatore:        Ma solo il ferro sarà. Quella nostra e quella là no.

Vincenzo:         Ah!

Salvatore:        Infatti le abbiamo messe là sotto il fieno che stasera appena Roberto dice appena scendo porto l’olio. Ma di qua che li abbiamo trovati vedi che in mezzo un pezzo di terra che abbiamo scavato.

Vincenzo:         Buono fecero. Ma loro così si devono nascondere. Là dentro non sono buone, là si pulisce…

Salvatore:        …inc…

Vincenzo:         …e si devono togliere.

Salvatore:        Ma così no, in mezzo all’acqua.

Vincenzo:         Va bè, in mezzo all’acqua ci vuole, ci vuole una cosa ci vuole.

Salvatore:        Ma non i sacchi, che i sacchi erano bagnati pure di dentro.

Vincenzo:         Allora…

Salvatore:        Che non i sacchi.

Vincenzo:         Ci vuole.

L’argomento veniva ripreso anche mesi dopo. Il 09 maggio 2015 i fratelli Pellitteri Salvatore cl.76 e Roberto discutevano sulla manutenzione delle armi da affidare a due esperti indicati come zu Michele di Burgio e tale Ninuzzo, sui quali ci sono ancora indagini volte alla loro compiuta identificazione, e si chiedevano come reperirne altre.

Roberto:         Questa persona?

Salvatore:      Minchia!

Roberto:         Di dove è? Di Burgio?

Salvatore:      Eh… questo lo sai come li fa quegli attrezzi, quelli la.

Roberto:         Minchia! Quella la devo sistemare.

Salvatore:      Con, con due tubi li fa.

Roberto:         Le hai tu le armi?

Salvatore:      Quale devi sistemare?

Roberto:         Quella mia devo sistemare.

Salvatore:      Che devi fare con quella!

Roberto:         E quale dici tu?

Salvatore:      Quella di …inc…?

Roberto:         No! Quella che ho conservato sopra lo stipetto… inc…

Salvatore:      No, non è che ti pare che.

Roberto:         C’è da dirglielo.

Salvatore:      Non è che ti pare che questa lo zio Michele la porterebbe a… inc…

Roberto:         Di qua dobbiamo prendere, no?

Salvatore:      Eh…

Roberto:         Eh…

Salvatore:      Questa lo zio Michele (accavallamento di voci).

Roberto:         …inc… senza mangiare.

Salvatore:      Ci và nelle corna il cibo?

Roberto:         … inc …

Salvatore:      E che fare… inc… minchia questo zio Michele! …inc…

Roberto:         Veramente?

Salvatore:      Con due tubi te la fa.

Roberto:         …inc…

Salvatore:      E suo fratello, quello che morì.

Roberto:         Ah, morì suo fratello?

Salvatore:      Suo fratello, quello con un tubo d’acqua la faceva.

Roberto:         Questa minchia! …Quello…

Salvatore:      …inc…

Roberto:         No, minchia io però mi spavento, non ne voglio… inc… mi salgono. Peggio di una… inc… qua mi sale. Si va a sdirrupare.

Salvatore:      Questi, i più potenti, i più potenti di tutti sono… inc…

Roberto:         Sperimentano, ragazzi chi ha mente, ha mente, gli cammina la testa.

Salvatore:      …inc…

Roberto:         A chi?

Salvatore:      Ieri mi ha chiamato Ninuzzo.

Roberto:         Chi è Ninuzzo?

Salvatore:      …inc…

Roberto:         …inc… e ma se…

Salvatore:      se ma… con me però.

Roberto:         Ah, certo. E a quello che gli sta facendo fare a quella?

Salvatore:      A nuovo la sta mettendo.

Roberto:         Ah, a nuovo.

Salvatore:      La sta strofinando, la sta…

Roberto:         La sta pulendo.

Salvatore:      La sta pulendo in tutti i punti.

Roberto:         Ma non è che ci, ci toglie quello corto e gli mette quello lungo? Ah?

Salvatore:      Mi sta cambiando le molle.

Roberto:         Questa qua gli farei sistemare, questa sarebbe bella vero.

Salvatore:      La molla ci sta mettendo.

Roberto:         Minchia!

Salvatore:      Appena finisce lui, la dobbiamo andare a provare.

Roberto:         Io… inc… ci voglio venire. Allora buono quando la portai, non pareva che era tinta…

Salvatore:      Si ma l’aveva…

Roberto:         Questo perché si… si usano mettendoli così, si sfasciano queste.

Salvatore:      Il difetto l’aveva però quella… inc…

Roberto:         Ma che è successo qua…ma qua vedi che il danno c’era… inc…(ndr. Roberto commenta qualcosa che vede durante lo spostamento). Ma lui è che se ne intende allora?

Salvatore:      …inc…

Roberto:         Ma questa qua però poco ce ne sarebbe di lavori da farci, in questa che abbiamo noialtri.

Salvatore:      Quale? Quella di dentro.

Roberto:         Si!

Salvatore:      Ma quella solo…

Roberto:         Questa, questa sai che ci vorrebbe solo? Un bel tornio…

Salvatore:      …questa lo zio Michele solo questa la può fare.

Roberto:         Un bel tornio, togliergli il tappo e fare con il tornio tutto diretto.

Salvatore:      Appena ho un po’ di tempo gliela faccio vedere…

Roberto:         Glielo dici.

Salvatore:      …inc…

Roberto:         Vediamo se la sistema questa, questa…

Salvatore:      …bella.

Roberto:         Però quando la guardavo, dicevo minchia… inc… questa …

Salvatore:      L’altro giorno quando sono salito là sopra ho detto dove minchia sono andati a nasconderla?

Roberto:         Chi è? Questa qua?

Salvatore:      Questa di là che avevo io, questa… inc…

Roberto:         E io non te lo ho detto dove è infilata? Nel palo proprio sono messe.

Salvatore:      Nel palo quale?

Roberto:         Quella l’hai trovata subito tu?

Salvatore:      Questa di dentro che ho io.

Roberto:         Ah, questa?...

Salvatore:      Quella conservata.

Roberto:         E non l’ho conservata io di lato? Quella la in campagna quella là di quello è.

Salvatore:      …inc…

Roberto:         Quella bella è… inc…non è bella quella?

Salvatore:      Ma non è sminchiata?

Roberto:         Ma che è sminchiata! Quella la migliore di tutti, quella è, quella così è.

Salvatore:      Io…inc…

Roberto:         No e no, quella di Turiddu (ndr. Salvatore) non funziona, due ne ho io, conservate. Che allora a quello gli doveva arrivare la molla, non è potuta più arrivare la molla. La molla gli doveva arrivare da là sopra, la molla… inc… si ci mette così. Il primo lo fa, il secondo esce fuori, si mette così… se spara la faccia… inc… e per questo quello dice che non serve più ma quella anche nuova nuova è… solo il caricatore è tinto.

Salvatore:      Di quale?

Roberto:         Di quella di Salvatureddu (ndr. Salvatore)… la seconda. Ma quella di quello, quella è tutta rosso, tutta in argento, questa non ne fa ruggine perché è di un materiale che non ne fa ruggine… inc…

Salvatore:      Ma funziona?

Roberto:         Minchia funziona! Vieni che te la faccio vedere… inc…

Salvatore:      Quello munizioni ne ha?

Roberto:         sì ne abbiamo dodici mi sembra, cinque sono infilate e gliele ho infilate io e sette le aveva dentro la pezza avvolta quella di jeans con l’elastico, le ho mandate dentro.

Salvatore:      Minchia dolore che ho a questo braccio.

Roberto:         Io sotterrata ce l’ho… inc… allora andavano cercando il ferro e non l’hanno trovato sotto terra. Io l’ho sotterrata… inc…

Salvatore:      Io appena faccio… inc… devo sperimentare una cosa che… inc…

Roberto:         Si, si… lo scalone ci vuole, lo scalone con il mattone.

Salvatore:      …inc…

Roberto:         Un tubo, un tubo…

Salvatore:      …inc…

Roberto:         ci devo trovare un rimedio, ci devo trovare. Nella vita sai come si dice: mai dire mai, nella vita possono servire. Qualche minchiata, qualche cosa sai uno a lampo e una sempre al paese è… quella è bella, questa la metto sotto il letto tanto perché si trovano subito, quella bella vero è, quando… inc… me l’ha portata Pietrino, ho detto minchia questa sai che è…

Salvatore:      Cosa…

Roberto:         Quello gliel’ha detto. Prendi e glieli porti ai ragazzi la… direttamente e quella deve stare pure di lato, che sono compagni questi.

Salvatore:      Ma quello l’avete guardato il coso… inc…

Roberto:         Quello a posto… inc…

Salvatore:      Ma quella è pericolosa però.

Roberto:         Quale? Quella di là! Quella di là è fatta proprio casereccia… quella paura fa… quella vero paura … ragazzi … quando l’ho vista mi sono spaventato al primo colpo, quando ho visto … inc… e ho detto quella qua come minchia funzionava… sta minchia!

Salvatore:      …inc…

Roberto:         …inc…

Salvatore:      Eh… eh…

Roberto:         Al primo colpo… inc… così facevo io… inc… Turiddu (ndr. Salvatore) mi ha detto tienila tu la lampadina, va bene gli ho detto, la lampadina ragazzi l’ho presa precisa, quello mi ha detto però devi guardare avanti, tu devi guardare. Va bene, minchia ragazzi da qua all’albero là di fronte, minchia boom, tum, minchia neanche si muoveva… inc… a lampo, a terra era non è… inc…e lui mi ha detto intelligente devi essere, non ci avviciniamo… inc… lontano, andiamo per largo…

…omissis..

Roberto:         Dobbiamo sistemare questa cosa… inc… si dovrebbe vedere se trovassi a qualcuno

Salvatore:      Che cosa?

Roberto:         …inc… questa cosa che ho dentro, uno pratico e bravo di…

Salvatore:      Questo solo c’è, pratico e giusto.

Roberto:         Questo vecchio? Questa persona? C’è da parlargli non appena tu sei solo con lui. Questa poi non te la do più, non te la do più, l’ho custodita io e poi tu te la rubi e non me la fai vedere più.

Salvatore:      No a me mi basta quella.

Roberto:         Ti basta una?

Salvatore:      Quella là mi basta. Quella, quanto danno fa quella.

Roberto:         Ah questo si. Quella… inc… danno. Sta minchia! …inc… quell’altra…

Salvatore:      Quale?

Roberto:         Quell’altra che avevamo.

Salvatore:      Quella dello zio?

Roberto:         Eh!

Salvatore:      Allora quella quattrocento euro gli ho dato…

Roberto:         …inc…

Salvatore:      Gliel’ho data a quello del vitello.

Roberto:         Del vitello …

Nel corso dell’operazione di ieri, i carabinieri di Monreale e Corleone eseguivano una serie di perquisizioni con il sequestro di un cospicuo arsenale formato da una pistola e quattro fucili oltre relativo munizionamento, che venivano rinvenute esattamente nell’ovile dei Pellitteri nascoste sotto le balle di fieno come avevano preventivato i due giovani tratti in arresto: una pistola Beretta calibro 7.65 con il colpo in canna pronta a sparare ed un fucile semiautomatico Franchi calibro 12, più numerose munizioni sono state sequestrate dai Carabinieri.

Nel pomeriggio le indagini, condotte senza soluzione di continuità, consentivano di individuare anche lo zio Pino, Grisafi Pellegrino, 56 anni, di Caltabellotta in provincia di Agrigento, incensurato. Nella sua campagna di venivano rinvenuti occultati in un pozzetto frigo in disuso tre fucili perfettamente funzionanti, uno a canne mozze marca Franchi calibro 12 con matricola abrasa, una doppietta sovrapposta marca Lames calibro 12 con matricola parzialmente abrasa e un’altra doppietta calibro 12 prima di matricola, e relativo munizionamento, tra cui colpi a palla singola, particolarmente dirompenti.

Si tratta di un importante riscontro che avvalora ulteriormente la concretezza delle minacce captate e della pericolosità sociale degli arrestati, che avevano in mente di costituirsi in un mandamento diverso da quello di Corleone, avvicinandosi ad esponenti agrigentini di cosa nostra, e che programmavano omicidi, anche su commissione per somme di denaro esigue.