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Ato Palermo 2, dipendenti assenti, ma “in servizio” e furti di carburante: i carabinieri eseguono sette misure cautelari

Sei persone con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, una ai domiciliari

MONREALE, 26 novembre – Sei persone con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria ed una agli arresti domiciliari sono il bilancio di un’azione condotta nelle prime ore della mattinata odierna, dai carabinieri della Compagnia di Monreale.

L’azione arriva a conclusione di una complessa ed articolata attività di indagine avviata nel mese di novembre 2013. Si tratta, quindi di sette provvedimenti cautelari, di cui una misura di sottoposizione agli arresti domiciliari e sei obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria, provvedimenti che sono scattati nei confronti di altrettanti direttivi e dipendenti della ormai fallita azienda di raccolta di rifiuti solidi urbani, Alto Belice Ambiente S.p.A., che svolgeva il servizio nel territorio dell’ATO Palermo 2, indagati, a vario titolo, per aver costituito quella che gli investigatori ritengono un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti, truffa aggravata e peculato.
Nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo, sarebbero state documentate ricorrenti inadempienze nell’espletamento dei servizi di spazzamento delle strade e di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel comune di Monreale.

In particolare, sarebbe emerso che alcuni dipendenti eseguivano le loro mansioni per poche ore o in alcuni casi non si presentavano neppure al lavoro, essendo tuttavia iscritti nel registro delle presenze, senza che nei loro confronti fossero rilevate motivazioni tali da giustificare la riduzione dell’orario di lavoro e/o la mancata presentazione, né adottati provvedimenti disciplinari. I casi di assenteismo ricorrevano in modo sistematico durante i turni notturni ed i festivi.
Le attività investigative avrebbero inoltre consentito di ricostruire le complesse dinamiche interne all’associazione, facendo luce su numerosi casi di sottrazione fraudolenta di carburante - 1.500 litri circa - direttamente dai serbatoi degli autocompattatori utilizzati per il conferimento dei rifiuti, ovvero attraverso collaudati accordi preventivamente intercorsi tra il distributore di carburante convenzionato e gli autisti di conferimento dell’Alto Belice Ambiente S.p.A.
Al riguardo, oltre ai circostanziati elementi raccolti durante le attività condotte, i militari dell’Arma sono intervenuti in più circostanze traendo in arresto in flagranza di reato quattro dipendenti sorpresi in aree isolate a rubare il gasolio dall’interno dei mezzi dell’azienda.

I provvedimenti eseguiti nella mattinata odierna sono stati emessi sulla base di specifiche ed inderogabili esigenze cautelari, dovendo salvaguardare dall’inquinamento probatorio i fatti oggetto d’indagine. Nello specifico, infatti, durante le attività investigative, il personale operante ha avuto modo di accertare numerosi tentativi finalizzati alla distruzione di materiale probatorio, come fogli di servizio e ulteriore documentazione relativa all’attività di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel comune di Monreale.