"Pensavamo ci fosse solo mafia, invece qui c'è tanto calore umano"

La bella esperienza di due coniugi polacchi innamorati della Sicilia

MONREALE, 17 gennaio – Le cose che non vanno e che non funzionano, la Sicilia piena di mafiosi e la criminalità ad ogni angolo di strada sono gli stereotipi e i luoghi comuni più diffusi in giro per il mondo. A volte, però, per fortuna, non va sempre così.

A volte può capitare che dei civilissimi cittadini mitteleuropei, abituati all'organizzazione ed alle regole civiche di Paesi del Vecchio Continente, si innamorino dei nostri colori, dei nostri sapori e finanche dei nostri rumori. Come dire: a volte la sicilianità, con tutto quello che essa comporta, può anche essere una risorsa.

E' il caso di una coppia di guide turistiche provenienti da Varsavia, capitale della Polonia, che da diversi anni, però, vive a Parigi, dove svolge la propria attività al seguito di migliaia di visitatori che quotidianamente affollano la capitale francese. Michael Yaworski e sua moglie Ewa, entrambi 29enni, avevano visitato l'Italia decine di volte, tracciando, però, Roma a parte, una ideale "Linea Gotica" che aveva consentito loro di dedicare tempo ed interesse al Nord e che li teneva a debita distanza dal Sud, Sicilia in primis. "Ci avevano raccontato cose brutte della vostra terra – confidano a Monreale News – ci avevano riempito la testa dei soliti discorsi: mafia, criminalità e discorsi di questo tipo. Avevamo un po' paura, che abbiamo deciso di sfidare quando siamo stati a Napoli, e non pensavamo proprio di venire qui".

Le cose sono cambiate quando a Parigi hanno incontrato circa quaranta monrealesi, in visita alle bellezze della "Ville Lumiere". E' stato lì che si sono lasciati convincere ad oltrepassare lo Stretto per visitare la nostra Isola. E da quel momento, fortunatamente, l'idea è cambiata. Complice la famiglia Casamento, che ospita la giovane e simpatica coppia polacca, Michael ed Ewa adesso sono innamorati della Sicilia: hanno visitato le bellezze di Monreale con una guida d'eccezione: l'assessore al Turismo, Ignazio Zuccaro. Si sono recati poi a San Martino delle Scale, Palermo, ma anche a San Vito lo Capo, la Riserva dello Zingaro, Erice, virando poi sulle Madonie, recandosi a Petralia, Gangi, fino a Cefalù.

"Voi siciliani siete spontanei ed ospitali – raccontano – l'accoglienza della gente ci è rimasta nel cuore. Abbiamo capito che le cose che ci raccontavano sono stereotipi. Anzi, ci danno pure lo scontrino nei bar e nei ristoranti. L'Italia e la Sicilia ci sono entrate nel cuore. Torneremo senz'altro e parleremo magnficamente della vostra ospitalità anche quando torneremo a Parigi. Una sola cosa ci rattrista: l'immondizia. Un vero peccato, un fatto, più per altri Comuni che per Monreale, in verità, che disturba una terra bellissima ed una gente calorosa".

"Mi fa piacere che Monreale possa essere la cartolina di una nuova Sicilia - commenta l'assessore al Turismo, Ignazio Zuccaro - Sono orgoglioso di sapere che le nostre bellezze, i nostri sapori e la nostra ospitalità prendano il posto dei soliti stereotipi che vogliono la Sicilia sempre associata alla mafia ed alla criminalità".