Elezioni 2024

Tuam nescis? Già, ma forse nemmeno "suam nescit"

L'orologio della cattedrale, guasto da diversi anni, andrebbe aggiustato

MONREALE, 17 aprile - Quattro secoli fa sulla torre del duomo di Monreale venne posto il primo orologio pubblico, che sanciva il passaggio dalle campane al tempo laico. I suoi rintocchi, che avvenivano ogni quarto d’ora, da diversi anni sono caduti nel silenzio assieme al dimenticatoio.

Nel suo quadrante la sfera (unica) segna sempre le ore XI di un giorno imprecisato. Come dire: se è vero quello che recita l'epigrafe sulla superficie dell'orologio e cioè: "Tuam nescis", cioè "non conosci la tua (ora)", forse è altrettanto vero che lo stesso orologio "suam nescit". La sua ora non la conosce più nemmeno "lui".

A sollevare il problema, in questi giorni è il consigliere comunale Paola Naimi, nel ricordare un dato storico leggibile nella lapide posta sotto il campanile al centro della torre con una citazione in latino: Domino Don Ludovico De Los Cameros Arcipescopo et Abbate Monte Regalis Franciscus Morello Anno Saluts DCLXIV . Quindi un orologio donato da un cittadino di Monreale, un certo Morello Francesco, nel 1664.
“ Si deduce, da quello che è dato vedere, di trovarci di fronte ad uno dei regali più significativi devoluto, a beneficio della Chiesa, del Municipio e della popolazione".

Oggi questo pezzo di storia non può continuare a rimanere “muto” tra la curiosità di chi alza gli occhi verso quella torre, ed il Comune di Monreale, quale proprietario dell’orologio, è tenuto ad intervenire per riattivare il meccanismo che lo farà funzionare. Il sindaco Piero Capizzi,nell’apprendere la segnalazione fatta da tanti cittadini si è impegnato ad affrontare la situazione dopo un incontro da fissare con l’arciprete della cattedrale don Nicola Gaglio.

E’ questo l’orologio che segnava i tempi del contadino nel fare ritorno dai campi a sera ed un segnale dell’Ave Maria alla famiglia per accendere i fornelli per la cena, quando possedere un orologio era un privileggio di pochi e l’orecchio veniva teso nel contare i rintocchi dell’orologio di tutti posto sulla torre del duomo.