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Questione Ato Palermo 2, proroga sì, ma il rientro dei lavoratori non sarà immediato

Saranno necessari diversi passaggi per poter avviare i dipendenti al lavoro

MONREALE, 29 giugno - Se oggi per i dipendenti Ato è arrivata una risposta parzialmente positiva, dopo l'approvazione della proroga da parte dei sindaci (seppur solo fino al 31 luglio), ipotizzare un loro rientro in servizio immediato è, ad oggi, francamente difficile.

Il fatto che il termine del 29 giugno, precedentemente individuato, sia saltato senza che sia stato rispettato e che sia stata necessaria la proroga di luglio, fa sì che debba essere osservato un altro iter, fatto di passaggi "seccanti", ma ritenuti obbligatori.
Dopo la proroga, infatti, a dire sì alla prosecuzione dell'affitto del ramo d'azienda dovrà essere ancora una volta il giudice fallimentare, Raffaella Vacca, alla quale si rivolgerà a tamburo battente la curatela dell'ex Alto Belice ambiente, rappresentata dall'avvocato Cristina Bonomonte.

Ammesso, così come si spera, che questa procedura possa risolversi in un paio di giorni, occorrerà che ciascun Comune produca le necessarie delibere (di giunta o di Consiglio comunale), così come era stato necessario la prima volta, per fornire le garanzie sotto l'aspetto finanziario.

Nel frattempo, gli stessi comuni dovranno sottoscrivere il contratto di servizio con la "Belice Impianti srl" per il mese di luglio, quindi, così come avvenuto a fine giugno, ogni lavoratore dovrà firmare il proprio contratto di lavoro.

Nel frattempo i sindaci per togliere la spazzatura dalle strade andranno avanti con il "191", fino a quando la Regione lo consentirà
Quanto ci vorrà per risolvere tutto questo? A questo interrogativo non siamo in grado di rispondere. Con il cuore vorremmo che la vicenda si concludesse in una settimana, per rimandare in servizio 258 padri di famiglia, con la testa dobbiamo fermarci ed aspettare che tutti i passaggi si compiano nel migliore de modi.