Pesce scaduto o non “tracciabile”, ristoratori denunciati anche a Monreale e San Martino delle Scale

Con l’operazione “Nettuno” sequestrati complessivamente 273 chili di pesce

PALERMO, 2 settembre - Gli uomini degli uffici ispettivi della Guardia Costiera, nell'ambito dell'operazione "Nettuno" disposta e coordinata dalla Direzione Marittima di Palermo, hanno effettuato nei giorni scorsi controlli approfonditi sulla cosiddetta filiera della pesca.

L’azione si è concentrata particolarmente sui punti vendita interessati alla somministrazione. Verbali pesanti sono stati elevati anche a quattro ristoratori di Monreale e San Martino Delle Scale.

Complessivamente sono stati sequestrati ben 273 chili di pesce e sono state emesse cinquanta sanzioni per un valore complessivo di 73.030 euro. Tra i ristoratori sottoposti ai controlli c'era chi spacciava ai clienti per fresco del pesce surgelato e chi serviva a tavola prodotti ittici scaduti da un mese, tanto che per sei titolari di locali è scattata anche la denuncia per violazioni penali in materia di frode in commercio nella ristorazione e somministrazione di prodotto in cattivo stato di conservazione.

In particolare, in tre ristoranti del centro di Palermo è stato trovato pesce scaduto da oltre un mese e quattro ristoranti di Monreale e San Martino Delle Scale non sono risultati in regola con le norme sulla tracciabilità dei prodotti ittici. Le denunce sono scattate per A.G. Di 53 anni, B.Z. di 41anni, C.S. Di 39 anni, F.T. di 61anni, C.B. Di 52 anni e A.R. di anni 33. Oltre la denuncia penale per il pesce scaduto per i ristoratori è scattata inoltre una multa da 3.166 euro. L'operazione ha impegnato ottantaquattro pattuglie, diciotto motovedette e 258 militari.