Questione Ato Palermo 2: i sindacati rifiutano il licenziamento, deciderà l'Ufficio Provinciale del Lavoro

Le organizzazioni sindacali: "Attendiamo il definitivo avvio delle Srr"

MONREALE, 2 settembre – Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro di ieri, finalizzato ad individuare le procedure di licenziamento per i 260 dipendenti dell’Ato Palermo 2, tra la curatela dell’Alto Belice Ambiente spa, rappresentata dall’avvocato Cristina Bonomonte e le organizzazioni sindacali.

L’incontro, sollecitato dagli stessi sindacati, nelle aspettative della vigilia avrebbe dovuto vedere l’avvio delle procedure di licenziamento dei dipendenti, sospesi ormai dal lavoro dallo scorso 28 gennaio e per questo impossibilitati ad essere assunti presso altre aziende.
Così non è stato, però, per l’opposizione da parte delle organizzazioni sindacali che temono che un possibile licenziamento possa creare delle difficoltà al mantenimento dei lavoratori nel bacino di quelli che poi verranno inseriti nelle varie Srr, per garantire la continuità del servizio di smaltimento dei rifiuti.
“Le organizzazioni sindacali – si legge nel verbale sottoscritto al termine dell’incontro – si oppongono al licenziamento in considerazione del fatto che si è in attesa del definitivo avvio delle Srr e quindi dell’applicazione della legge regionale 9/2010 e dell’accordo quadro regionale del 6 agosto 2013”.
Adesso, come conferma l’avvocato Bonomonte, curatrice dell’Alto Belice Ambiente, nel giro di una decina di giorni, al massino due settimane, il prossimo passo lo farà l’Ufficio Provinciale del Lavoro, che convocherà la stessa curatela, assieme alle organizzazioni sindacali. Se, come sembra, non dovesse essere individuata alcuna strada diversa dai licenziamenti, si procederà con questi nella considerazione che non si intravedono al momento attuale prospettive circa l’affitto di un ramo d’azienda, come sembrava possibile, invece, fino a qualche mese fa.