Fabio Billetta - amministrative 2024

Aggressione a monsignor Pennisi, la solidarietà del sindaco

"Inaccettabili queste forme di violenza. Mi auguro che non si verifichino più"

MONREALE, 10 settembre – Dopo l’episodio avvenuto stamattina al palazzo arcivescovile di Monreale, che ha visto l’arcivescovo Michele Pennisi vittima di un’aggressione verbale e di minacce, arriva la solidarietà del sindaco Piero Capizzi.

Contro Pennisi si erano schierati i sostenitori di don Alessandro Munutella (leggi qui l'articolo), al quale l’arcivescovo di Monreale aveva intimato di non celebrar messa presso il centro “Piccola Nazareth”di Carini, ricadente sotto la giurisdizione della diocesi di Monreale. L’oggetto del contentede erano state alcune dichiarazioni di don Minutella che aveva sostenuto di parlare con la Madonna, invitando i fedeli a bere l’acqua che sgorgava dalla sorgente di un terreno carinese, perché miracolosa.

“Esprimo la mia solidarietà e il mio rispetto e quella della Giunta per l’arcivescovo Michele Pennisi – ha detto Capizzi – al quale mi lega un rapporto di grande stima e anche di affetto.Trovo gravissimo l’episodio di violenza accaduto oggi in Curia e condanno queste azioni di minacce e mi auguro che quanto accaduto non si verifichi piu’ in futuro”.
“Auspico – ha concluso il primo cittadino – il rapido affermarsi, di una linea di sobrietà, di riflessione serena, di raccoglimento, e anche di silenzio senza dover ricorrere a queste forme verbali o materiali” .

Solidarietà all'arcivescovo anche da parte del consigliere comunale Marco Intravaia, capogruppo del Gruppo Misto:
"Esprimo la mia personale solidarietà all'Arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi - ha detto Intravaia - per l'increscioso episodio verificatosi stamani al Palazzo Arcivescovile di cui è rimasto vittima. Sono intollerabili i toni utilizzati da questo gruppo di persone che, pur avendo il diritto di dissentire, non può permettersi di rivolgersi in modo così violento al nostro Arcivescovo che, peraltro, ha interpretato con grande responsabilità, come sempre, il ruolo di pastore della Chiesa monrealese".