San Cipirello, chiesa gremita stamattina per i funerali di Maurizio Russo

In tanti accorsi per l’ultimo saluto all'artigiano morto in un incidente stradale

SAN CIPIRELLO, 24 agosto – Sono stati celebrati questa mattina nella chiesa madre del paese i funerali di Mario Russo, Maurizio, così come i familiari e gli amici chiamavano, il cinquantenne artigiano morto lunedì in un incidente stradale in via Mazzini.

Il suo mezzo, un furgone Fiat Iveco, è andato fuori strada all’altezza di una curva che sovrasta un dirupo. Fatale per l’uomo, che era alla guida, il volo di oltre venti metri giù nella scarpata. A bordo del furgone, che viaggiava in direzione del centro abitato, c’era anche il figlio diciannovenne ed il nipote di 28 anni. Entrambi sono rimasti feriti. Traferiti d’urgenza all’ospedale Civico di Palermo con l’elisoccorso ed un’autoambulanza del 118, sono adesso ricoverati in prognosi riservata ma sembrerebbero fuori pericolo. Il diciannovenne ha riportato una frattura ad una spalla e lesioni interne, il cugino la frattura del femore ed altre lesioni.

I tre, lunedì scorso, avevano appena finito di consumare un pasto in una salumeria di via Berlinguer e stavano facendo ritorno a casa, dopo una giornata di lavoro. Mentre percorrevano via Mazzini, Mario Russo ha perso il controllo del furgone che è finito fuori strada in un tratto in salita privo di guardrail. La strada, che si trova all’interno del perimetro del centro abitato, fa parte della sp 2 San Cipirello-Partinico. Il furgone, dopo un volo di oltre venti metri, ha terminato la sua corsa su un fondo agricolo coltivato ad ulivi. I mezzi di soccorso hanno potuto raggiungere i feriti grazie ad una stradina sottostante. L’incidente è avvenuto all’altezza di una curva a gomita in salita che è costeggiata da un marciapiedi in cemento ed è delimitata da una rete di protezione metallica.

Sul cinquantenne muratore non è stata disposta autopsia, ma l’ispezione cadaverica. Sembrerebbe che l’uomo abbia perso il controllo del mezzo pesante a causa di un malore che ha causato anche l’irrigidimento dei muscoli. Questo spiegherebbe la dinamica, sui cui comunque indagano i carabinieri della stazione cittadina. Nel punto in cui è avvenuto l’incidente non ci sono segni di frenata né di impatto con altri mezzi. E oggi in tanti hanno preso parte alle esequie celebrate in chiesa madre dall’arciprete Pino Ingrao: “Maurizio ci è stato strappato via in modo incomprensibile, ma resterà sempre nei nostri cuori”. Un lungo corteo ha accompagnato il feretro dal sagrato della chiesa verso il cimitero. Tanti gli artigiani presenti perl’ultimo saluto ad un collega che da alcuni anni si era messo in proprio. Russo era, infatti, titolare di un’impresa edile che lavorava nel campo delle trivellazioni.

(fonte e foto: vallejatonews.it)