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Dal Consiglio comunale sì al costo del servizio di raccolta rifiuti ed alle tariffe Tari

Entrambe le delibere fanno riferimento al 2015. L'opposizione: mancava la maggioranza

MONREALE, 30 luglio – In un Consiglio comunale “per pochi intimi” passano le delibere che riguardano i costi di realizzazione del servizio di raccolta rifiuti per il 2015 e le tariffe che saranno imposte ai cittadini sempre per l’anno in corso.

La seduta odierna si è tenuta in regime di proroga, dopo che ieri non si era raggiunto il numero legale e l’appuntamento era stato rinviato di ventiquattr’ore dal vicepresidente, Mimmo Gelsomino.

A dire sì all’approvazione del piano economico-finanziario del servizio di raccolta rifiuti sono stati otto consiglieri comunali. Ad astenersi sono stati i due di Monreale al Centro (Vittorino e Li Causi) ed Angelo Venturella (Gruppo Misto). No, invece, hanno espresso Giuseppe Romanotto (Gruppo Misto) e Fabio Costantini (Movimento 5 Stelle).

Il piano ricalca in tutto e per tutto quello dell’anno scorso: avrà un importo di 6.020.000 euro, così come nel 2014, che, come vuole la legge, dovrà essere coperto per intero dall’imposizione tributaria. “Si tratta di un atto importante – ha detto il sindaco Piero Capizzi quando ha presentato l’atto in Consiglio – che non presente variazioni sostanziali rispetto a quello del 2014. Ciò è il frutto di un lungo tira e molla con la Regione, che, purtroppo, ci ha costretti dallo scorso mese di febbraio ad operare in regime di articolo 191. Avevamo aspettato un momento di certezza, che però, proprio a causa di questa situazione non ancora conclusa, non è arrivato. Per questo motivo, quindi, abbiamo operato sulla base delle cifre dell’anno precedente”.

“Il coso da sei milioni di euro – ha aggiunto in aula il consulente del sindaco, Nino Maraventano – si è rivelato corretto. Solo il 23 luglio scorso abbiamo saputo che non avremmo proseguito la strada della Belice Impianti srl. Il piano 2015 – ha aggiunto Maraventano – è dettato quindi da questi forti ritardi, dalla precarietà della situazione, della sua straordinarietà, ma fortunatamente da una necessaria prudenza”.

I motivi del no dell’opposizione li hanno spiegati gli stessi consiglieri che hanno votato in senso contrario all’approvazione dell’atto. “Questo piano – ha detto Fabio Costantini – è un falso d’autore, anche perché programma i costi di un anno del quale sono già trascorsi sette mesi su dodici. Non ha alcune attinenza con la realtà. I costi effettivi probabilmente arriveranno a circa 4,5 milioni di euro, tutto compreso, quindi sarebbe stato possibile operare delle riduzioni”.

Deluso pure Giuseppe Romanotto, che aveva invitato l’amministrazione, senza successo, a ritirare l’atto. “”E’ stato svilito il ruolo della politica – ha detto in aula – Il piano va modificato per individuare delle riduzioni delle tariffe. Per questo sarebbe stato opportuno ritirarlo e dare all’amministrazione la possibilità di riflettere qualche settimana pe rimodularlo ed apportare le riduzioni”.

Successivamente il Consiglio, con numeri sostanzialmente analoghi a quelli del piano economico, ha approvato le tariffe che saranno imposte alla cittadinanza e che, nelle scadenze, saranno identiche a quelle dell’anno scorso. Cambia qualcosa, ma in maniera impercettibile, per quel che riguarda le cifre da pagare (si prospetta una lievissima riduzione), determinata da un diverso numero dei contribuenti.