Il Governo nazionale impugna la legge regionale sui liberi consorzi

L’Anci Sicilia: “Stato di calamità istituzionale, prodotto solo commissariomania”

PALERMO, 28 aprile – Il Governo ha impugnato la legge regionale sui liberi consorzi per la mancata coincidenza di Sindaco della città capoluogo di provincia e Sindaco metropolitano, secondo quanto da ANCI Sicilia formalmente chiesto nel corso dell’audizione presso la Commissione Affari Istituzionale dell’Ars il 4 aprile scorso. L'Ars, infatti, ha recepito la legge Delrio solo parzialmente e ha mantenuto una delle parti contestate e cioè l'elezione di secondo livello del sindaco metropolitano.

"Ancora una volta lo stato di calamità istituzionale della Regione viene evidenziato e confermato dalla ennesima impugnativa di una legge regionale – ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia - e i cittadini siciliani subiscono le conseguenze di una riforma annunciata tre anni fa e che ha soltanto prodotto commissariomania e cancellazione di servizi con disastrosi dissesti finanziari. Adesso ci attendiamo finalmente che la Regione possa varare un quadro normativo definitivo”.