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Habemus birram: Hora Benedicta Abbey Ale, dalle mura monastiche allo street food

Appuntamento, in piazza San Domenico anche domani, 19 aprile, dalle 10 alle 24

PALERMO, 18 aprile – Stamattina, la prima edizione del “Panormvus Street Food Festival” ha aperto i battenti in una piazza San Domenico gremita di estimatori della cucina palermitana di strada.

E' stato il trionfo del barocco che ha sposato quello delle crocché, panelle, sfincione e pane con la milza, il tutto coronato dalla presenza nello stand dedicato alla nota birra, prodotta all'interno delle mura della nota Abbazia benedettina. Organizzato dal Comune di Palermo e patrocinata da Expo Milano 2015, il festival dello street food vede protagonisti diciannove stand, pronti a deliziare il palato degli astanti servendo manicaretti che appartengono ad una tradizione culinaria secolare e che offre anche lo spunto per conoscere realtà imprenditoriali in grande espansione.

Tra una panella ed un po' di quarume appena cucinata, infatti, la nostra attenzione si è soffermata su uno stand assai particolare: quello dedicato alla birra “Abbey Ale”, organizzato da Carmelo Di Fatta e Massimo Galli, rispettivamnete vicepresidente e componente de consiglio direttivo dell'associazione culturale Hora Benedicta.Una birra di colore bruno scuro, intenso e impenetrabile, la cui schiuma si presenta compatta e cremosa. Al naso un bouquet complesso e speziato e note di malto tostato, cioccolato, foglia di tabacco, lievi note balsamiche e miele. Corposa, avvolgente e rotonda che ha suscitato una notevole curiosità ed un tripudio di consensi.

Una ricetta messa a punto da un gruppo di appassionati, riuniti in una associazione che si chiama Hora Benedicta, i quali ispirandosi alla tradizione trappista, nel monastero benedettino di San Martino delle Scale, frazione montana di Monreale a pochi chilometri da Palermo, hanno avviato le prime fasi della produzione, nella primavera del 2008. Il Padre Abate Don Salvatore Leonarda (poi venuto a mancare nel Gennaio del 2013) accolse favorevolemente l'idea di realizzare una birra di eccellenza nel Monastero di San Martino delle Scale e con entusiasmo aprì le porte del Monastero affidando i componenti dell'associazione alle cure di frà Peppino, l'anziano Monaco responsabile della Bottega.

La sperimentazione avvenuta smanettando con l'apparecchiatura rudimentale per birra custodita dai monaci benedettini, ha preso vita attraverso l'utilizzo di erbe aromatiche officinali coltivate nel giardino dell'abbazia e spezie come la genziana, i semi di finocchio, liquirizia ed altri ingredienti secretati dagli stessi monaci. Un connubio perfetto che ha dato vita ad una birra particolarissima, dal colore scuro ed assai pregiata per la varietà di malti e luppoli utilizzati per la produzione.

Nella storia della Hora Benedicta la svolta avviene nel 2011, quando partecipando al concorso “Le birre de Nadal” di Bergamo, inaspettatamente vince il primo premio aggiudicandosi il riconoscimento di migliore creazione artigianale. Grazie a questa scommessa anche la Sicilia quindi ha ormai la sua birra d’Abbazia. La produzione è quella canonica artigianale: cottura del mosto a fuoco diretto, fermentazione ad alta temperatura, maturazione in tini d’acciaio, rifermentazione in bottiglia. Non subisce pastorizzazione e filtrazione. Tra i personaggi coinvolti anche la squadra di Paul Bricius e Lorenzo Dabove, tanto per citarne due.

Una storia imprenditoriale nata quasi per gioco, per il puro piacere di sperimentare nuovi stili attingendo a quelli classici del brewing che oggi è divenuta una realtà commerciale in continua crescita. La coltivazione dell'orzo viene fatta nel modo più naturale possibile, senza spingere la produzione nella quantità ma nella qualità, ripristinando la fertilità del terreno mediante buone pratiche agronomiche, a basso impatto ambientale, come l'avvicendamento delle colture e il riposo annuale. Tutto questo per iniziare un percorso di rivalutazione del territorio e riscoprire così i pregi e le virtù della nostra amata Sicilia.

Al momento il microbirrificio produce sei tipologie di Birra ad alta e tripla fermentazione una delle quali la Abbey Ale realizzata in collaborazione con l'Associazione Culturale Hora Benedicta. La produzione, ad oggi, è di circa 2500 bottiglie nel formato 0,75, acquistabili al punto vendita del monastero o presso un noto esercente commerciale palermitano.

Due parole sul nome: Hora per significare il qui ed ora, l'adesso, il fare nell'immediato qualcosa, ma anche il riferimento al tempo in generale, il tempo che ci sfugge, che ci schiavizza, che diventa merce e che invece deve diventare qualcosa che si vive, che ci costruisca; Benedicta in riferimento ai Benedettini, alla loro cultura, alla loro regola, alla loro tradizione, ma anche quale aggettivo qualificante l'ora (che deve essere bene detta, cioè volgere al bene, che produca del bene e nello stesso tempo gradita a Dio).