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I Carabinieri scoprono box-essiccatoio di cannabis: tre gli arrestati e tredici chili di stupefacente sequestrati

l'accusa è di coltivazione, detenzione e spaccio di stupefacenti

PALERMO, 9 ottobre –Ieri mattina, i Carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Palermo Piazza Verdi hanno arrestato con l’accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti i palermitani Giuseppe Vitale, 51enne, Gaetano Di Gregorio, 20enne ed un minorenne.

I militari da giorni avevano osservato uno strano andirivieni di giovani e giovanissimi in via Falsomiele, tra vicolo Di Gregorio e via Aloi. Insospettiti dalla cosa, essendo quel tratto di strada fuorimano, dopo aver effettuato vari passaggi, hanno notato che la porta di un garage era stata chiusa ermeticamente dall’interno con della schiuma sigillante e dei sacchetti di plastica, con lo scopo di non far uscire alcun odore dall’interno.

Avvicinatisi alla porta del box, risultato di proprietà di Giuseppe Vitale, e strappato un lembo di plastica dalla cornice, gli operanti hanno visto all’interno tre persone che staccavano i fiori dai rami di una pianta di cannabis gettandoli in una grossa bacinella. I tre accortisi della presenza dei carabinieri, hanno tentato di scappare dalla porta sul retro dove c’erano altri militari ad attenderli.

Giunti sul posto anche i carabinieri del L.A.S.S. (Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti) del Comando Provinciale si è proceduto alla perquisizione del garage rinvenendo e sequestrando: 1 bilancia elettronica da 40 chili, 1 sacchetto di platica con all’interno parti di pianta di cannabis, vari attrezzi da lavoro, 8 confezioni di concime, 1 sacco di terriccio universale,1 bacinella con all’interno circa 200 grammi tra fiori e foglie di cannabis, 163 rami e fiori di pianta di cannabis appesi a fili metallici. Complessivamente sono stati sequestrati circa 13 chili di stupefacente.

I tre accompagnati in caserma, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sono stati tratti in arresto. Giuseppe Vitale e Gaetano Di Gregorio ristretti nelle rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo, mentre il minorenne condotto al centro di prima accoglienza Malaspina di Palermo.