Tanta emozione ieri sera in Collegiata per la proiezione su “La storia del Crocifisso di Monreale in 3D”

Applausi per i ragazzi della Veneziano che hanno cantato “Corri o Figlio”. LE FOTO

MONREALE, 1 maggio – Chiesa della Collegiata gremita, ieri sera, in occasione della projection mapping “La storia del Crocifisso di Monreale in 3D”, curato da Elisa Nieli, esperta del settore.

L’interessante documentario incentrato sulla leggenda del ritrovamento del simulacro definito “miracolosissimo” ha evidenziato, in particolare, la grandissima devozione che ha sempre caratterizzato il SS. Crocifisso per i monrealesi. L’iniziativa, lanciata dal presidente della Confraternita del Santissimo Crocifisso Valentino Mirto, in occasione del 390° anniversario è stata introdotta da don Giuseppe Salamone, rettore del santuario, che ha raccontato alcuni particolari inediti sulla “leggenda pietosa” legata al suo ritrovamento e della festa, istituita per la prima volta nel 1626. Le sue parole sono state rivolte, in particolare, ai giovani presenti nel santuario con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi alla devozione al Crocifisso, passando per la tecnologia più avanzata, un linguaggio molto familiare per i ragazzi di oggi.
“Si tratta di una tradizione antica che per secoli ha suscitato devozione in monrealesi e pellegrini, così come ce l’ha consegnata monsignor Girolamo Venero nel 1625 – dichiara don Salamone – che, pur rimanendo fedelissima alle sue origini ci “parla” utilizzando un linguaggio moderno che può certamente diventare più fruibile per i giovani di oggi abituati a utilizzare, nel quotidiano, avanzatissimi mezzi tecnologici e a dialogare attraverso i social”.
Ad introdurre la serata i ragazzi della scuola media “Antonio Veneziano” che hanno cantato l’inno della festa “Corri o figlio”, realizzato grazie alla collaborazione degli insegnanti Maria Luisa Li Manni e Roberto Oddo regalando ai tantissimi fedeli presenti un intenso momento di alta spiritualità.