Si chiude il 2015, ci iscriviamo al partito dell’ottimismo

MONREALE, 31 dicembre – Il catastrofismo non ci appartiene ed al nero abbiamo preferito sempre il rosa. Anche per questo riteniamo che i motivi per sorridere, al termine di questo 2015, pur denso di dispiaceri, siano superiori a quelli per dolersi.

Si chiude un anno che forse potremmo definire di risalita. Un anno in cui, dando uno sguardo a ciò che ci circonda, notiamo che probabilmente qualcosa si va muovendo e ci induce all’ottimismo, che, come diceva un noto spot pubblicitario di qualche anno fa, “è il sale della vita”.

Attenzione: nessuno si sogna di dire che tutto è rose e fiori. I negozi continuano ad abbassare le saracinesche, il livello di disoccupazione si mantiene su percentuali diremmo “bulgare” e con esso, purtroppo, quello conseguenziale di propensione a delinquere. Senza contare l’aumento esponenziale delle attività assistenziali della Caritas, ormai necessarie anche per garantire a tanti il pane e la pasta. Se a ciò aggiungiamo che il 2015 è stato foriero di gravi lutti che hanno molto turbato l’opinione pubblica di tutta la comunità monrealese, potremmo dare l’ultimo colpo di pennello ad un quadro a fosche tinte, che sicuramente non ci farà rimpiangere l’anno che ci saluta e che mettiamo in soffitta senza troppi rimpianti.

Arrendersi al disfattismo, però, non gioverebbe a nessuno e, sperando che abbia ragione il Premier Matteo Renzi, quando dice che “l’Italia sta ripartendo”, cerchiamo di spremere la pietra, sforzandoci di trovare quello che di buono l’anno che si conclude oggi ci lascia in eredità.

Per quanto riguarda Monreale, dobbiamo assolutamente salutare con soddisfazione l’inclusione dei nostri monumenti normanni nel patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Un appuntamento con la storia che, fortunatamente, non abbiamo bucato, che ci deve inorgoglire e del quale – speriamo – sentiremo i benefici in futuro.

Non possiamo dimenticare poi che il 2015 è stato l’anno in cui è arrivata la definitiva approvazione del piano di riequilibrio pluriennale del bilancio da parte del ministero degli Interni, procedura che ha consentito (è roba di questi giorni) la recente stabilizzazione di 24 precari del Comune, e che ha visto il lento, ma significativo riavvio del servizio di raccolta del rifiuti, per anni “il problema dei problemi”.

Sarebbe disonesto non attribuire i giusti meriti a questa amministrazione, così come sarebbe miope e stupidamente celebrativo affermare che tutto va bene e che il vento è in poppa. Pensiamo, per esempio, alle pessime condizioni delle nostre strade, alla totale assenza di illuminazione in molte di esse, o al caos cittadino che spesso regna sovrano e di fronte al quale sembra esserci un destino ineluttabile che ne impedisce la soluzione. Piccole-grandi problematiche che, senza per nulla voler sembrare razzisti ( ci mancherebbe), ci accomunano più ad una realtà africana che ad una dell’opulenta Europa. Insomma, non ce ne voglia il sindaco Capizzi, un “cambio di logica” che ancora zoppica e che al momento ha più le fattezze di un pio desiderio, che di una realtà affermata.

Monreale News, così come ha fatto finora, continuerà a seguire con attenzione e con la serenità che il suo ruolo impone, le difficili e delicate vicende della realtà monrealese, con l’augurio - per dirla con il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – “che il 2016 sia migliore del 2015, ma peggiore del 2017”. Buon anno a tutti.