Ripartiamo dai nostri ragazzi

MONREALE, 31 dicembre – Facciamo in modo di mettere tutti d’accordo: mettiamo al centro del discorso gli studenti delle nostre scuole per salutare questo vecchio 2016 ed aprire le porte al 2017 che arriva ed al quale un po’ tutti affidiamo le nostre speranze.

Partiamo dai nostri ragazzi ai quali, beati loro, la vita ancora sorride e che guardano a questo nuovo anno con la freschezza e con l’entusiasmo di chi non ha ancora aperto il cassetto dei tanti sogni futuri. Sono loro i destinatari del nostro augurio di quest’anno. Loro ai quali toccherà il difficile compito di essere i monrealesi di domani. Loro che fra qualche anno ricopriranno ruoli di responsabilità anche istituzionali. Ci rivolgiamo in primis agli studenti perché forse, anzi senza forse, sono loro la parte più bella di questo 2016 che ci abbandona. Sono loro la parte che registra un ampio segno più nel bilancio, spesso asfittico di fine anno, che, come ogni anno, siamo chiamati a stilare.

Prima di tutto, però, ci sembra doveroso rivolgere un pensiero commosso ai tre ragazzi di Pioppo: Giacomo, Angelo e Giosuè la cui scomparsa ha lasciato un profondo senso di scoramento nelle loro famiglie, ancor prima che in tutti noi.

Guardando al positivo, però, perchè è nostro dovere farlo, difficile, per non dire impossibile, dimenticare la standing ovation che si è levata al Senato della Repubblica nello scorso mese di febbraio, quando i bambini della "Novelli" hanno eseguito “Ninna nanna picciriddu”, che a tanti di noi ha prodotto un intenso brivido lungo la schiena.

Difficile non emozionarsi di fronte al coro dei ragazzi della "Veneziano" che sotto il Pantocratore, qualche giorno fa, hanno intonato “Gloria in excelsis Deo” in una cornice magica che ha resto tutto più suggestivo. Così come non era facile non provare tenerezza guardando il presepe vivente realizzato dei bimbi dell'asilo della "Badiella", bravissimi ad intepretare, ciascuno con il suo ruolo, la propria parte di scena.

E che dire, infine, del grande impegno narrativo e teatrale dei ragazzi di tutte le scuole monrealesi, dicasi tutte, da quelle dell’infanzia a quelle di istruzione superiore, che sono stati i grandi protagonisti della bella manifestazione “Storie di libri tra Palermo e Monreale” dello scorso mese di novembre? Fotografie di un anno che mettiamo volentieri nel nostro album dei ricordi.

Magari piccole cose, nulla di eccezionale, per carità, ma quanto basta per guardare a questo vecchio 2016 con grande ottimismo, sapendo che il futuro della nostra comunità, con giovani di questo calibro e di questo spessore, è in buone mani e che il futuro non è così nero come a volte lo dipingiamo.

Purché non ci si dimentichi di metterli nelle condizioni di poter crescere bene, questi ragazzi. Valorizziamoli, allora. Diamo loro altre possibilità di esprimere quello che sanno, quello che hanno dentro. Possibilmente ci accorgeremo che sono davvero la parte migliore della nostra società e che meritano la nostra fiducia incondizionata. A quel punto tanti aspetti della vita “dei grandi” che monopolizzano le cronache cittadine ci sembreranno secondari. Magari non faremo più caso alle piccole-grandi beghe dei partiti, all’Unesco non ancora produttiva o alle tante difficoltà reali o presunte che affollano le nostre giornate. Ricordiamoci di avere accanto a noi ragazzi in gamba ed avremo tanti motivi in più per sorridere.

Buon anno a tutti.