Fabio Billetta - amministrative 2024

In Sicilia il turismo è in ripresa, a Monreale no

Sempre più importante investire sulla cultura

MONREALE, 19 ottobre - In molte località Italiane la caduta di produzione la perdita di posti di lavoro sono state compensate, almeno in parte, dal boom del turismo. A Monreale no. Eppure è la località che può offrire di più ai visitatori.

Anche quest'anno si è chiuso con un segno negativo, per negozi, esercizi pubblici. Le cose urgenti da fare sono note da anni. Bisognerebbe investire meglio sulla cultura, valorizzare i beni artistici, dove non abbiamo concorrenza e rassegnarci al fatto che le nostre belle piazze sono rese sempre meno attraenti prendendo a modello l'ambiente turistico di altre città. Usare il servizio pubblico dal parcheggio al centro storico al posto delle auto in doppia fila di fronte al duomo. Tutte le amministrazioni lo sapevano, nessuna ha fatto nulla, anzi in generale hanno agito al contrario.

Per evitare di deprimersi, bisognerebbe anche guardare alle cose che in Italia hanno funzionato. Il Turismo in Sicilia è verso la ripresa. L'Isola, nel primo semestre 2014, come rileva Travelnostop com .il quotidiano di turismo on line, ha registrato incrementi a macchia di leopardo, sia in termini di arrivi che di partenze.
Percentuali non eclatanti, con dati che variano dal 2 al 4 per cento. Ma che indicano una inversione di tendenza rispetto al passato e timidi segnali di ripresa. Monreale non sembra raccogliere questo dato. Al Turismo della città ricca di cultura continuano a mancare segnali. Ma non solo politici.

Mancano proprio i cartelli indicatori, quelli che permettono di muoversi agevolmente appena giunti in questa città. Cercare un ufficio, un museo, una farmacia, diventa un'operazione complicata, specie con i turisti di lingua straniera e la mancata presenza del vigile urbano impegnato in altre emergenze lontano dai luoghi di maggiore movimento turistico per un organico ridotto al minimo storico .

E così la comunicazione che dovrebbe essere prettamente visiva, a Monreale è verbale, con tutti i problemi di equivoci, inesattezze e confusione che questo comporta. A Monreale nonostante i divieti, c'è un'illegalità che non diventa notizia ma pratica quotidiana : le auto in seconda fila e spesso ferme a toccare con quel signore che ha pensato di prendere una coppa di gelato in un tavolino senza la puzza dei gas combusti dei veicoli. Ancora tempo d'estate prolungato solo da noi, tempo di turisti: "Balarmuh ", cioè la Monreale araba, non avrebbe questo appellativo se non avesse goduto di due secoli di splendore dovuto ai "nostri" concittadini musulmani.

Da un excursus tra i luoghi di maggiore importanza per il turismo culturale, spicca naturalmente l'itinerario "arabo normanno", il più battuto da gruppi e crocieristi di turno islamica, di istituire i bagni come un forte elemento di socializzazione, nonché per l'igiene, è stata abbandonata del tutto. Prendiamo, per esempio , il piano della Cattedrale dove ogni giorno centinaia di visitatori sostano per ammirare la tanto decantata Basilica.

Dopo la visita al monumento, i malcapitati che affannosamente necessitano dei servizi pubblici si vedono costretti a ricorrere ai locali pubblici . Nessuna località con un movimento di turismo con prevalenza di persone anziane fa trovare i bagni chiusi per tutta l'estate.