Pino Giacopelli, una testimonianza viva e coraggiosa

Accorata omelia funebre di monsignor Alfonso Cannella

MONREALE, 3 giugno – Una folla commossa e composta ha dato stamattina l'ultimo saluto al professore Pino Giacopelli, scomparso sabato mattina all'età di 84 anni. I funerali si sono svolti nella chiesa di San Castrense, officiati da monsignor Alfonso Cannella.

Nel corso della sua omelia, il sacerdote, che con Pino Giacopelli ha condiviso diversi anni di vita e di attività parrocchiale, ha tracciato un quadro della figura del professore adesso scomparso ricordandolo nelle sue diverse sfaccettature di cattolico impegnato, di persona di cultura di politico e di critico d'arte.

"È stato un segno, una voce, un operatore una testimonianza viva e coraggiosa – ha detto monsignor Cannella – La famiglia è stato il suo migliore capolavoro. L'azione cattolica fu la sua grande palestra, dalla quale imparò molto e alla quale diede moltissimo. Era insegnante di ginnastica, ma ai suoi moltissimi ragazzi insegnò non solo la ginnastica del corpo, ma anche quella della mente e del cuore.
Pino Giacopelli era persona intelligente, colta, rispettosa, aperta, artista, poeta scrittore, giornalista, critico d'arte. Era un vulcano di splendide iniziative. In politica brillò per correttezza, moralità, per dedizione servizio, in un'epoca in cui la parola "servire si coniugava in tutti i modi in tutti i tempi, senza pregiudizi m senza interessi personali".

Di Pino Giacopelli – ha aggiunto il sacerdote – non posso non ricordare gli anni bellissimi vissuti con me a San Castrense. Dei miei 48 anni di parroco quelli vissuti con lui sono stati i più belli e i più fecondi, anche con la collaborazione di tanti amici quali il cavaliere Angelo Scalici, Tonino viola, Ciccio Renda, Bettina Di Salvo in tantissime iniziative, che, in seguito, negli anni successivi, sono state portate avanti dall'amico Stefano Gorgone e da altre persone alle quali ancora devo dire grazie. Di queste iniziative ne vorrei ricordare solo una: la festa della famiglia.
Caro Pino – ha concluso monsignor Cannella – ti diciamo grazie per quello che generosamente hai fatto per la città e per la Chiesa di Monreale. Non hai più bisogno di organizzare mostre d'arte perché in cielo hai trovato i capolavori dell'arte più bella e più grande di tutti i tempi: i capolavori di Dio".