"Rammi u telefono o ti tagghiu i cannarozza", la Polizia arresta due violenti rapinatori

Avevano puntato il coltello alla gola ad un 22enne in via Turrisi Colonna

PALERMO, 8 settembre - La forma dice che, intorno alle 7:30 di ieri, due volanti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno tratto in arresto i palermitani Salvatore Billeci, 41enne pregiudicato e Antonino Trinca, 23enne, quest'ultimo, all'atto della rapina, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari; la sostanza è che la Polizia di Stato ha assicurato alla giustizia due pericolosi rapinatori.

La disavventura per la vittima e, alla luce dei fatti accaduti, anche per i suoi aggressori, è iniziata alle 7,15 di ieri, quando un 22enne palermitano ha deciso di percorrere a piedi la via Turrisi Colonna; giunto quasi all'incrocio con la via Giacomo Cusmano, è stato affrontato da due malviventi che, avvicinatiglisi con il pretesto di chiedere l'orario, lo hanno bloccato ed immobilizzato, uno cingendolo per il collo e puntandogli un coltellaccio da cucina e l'altro spingendolo verso un muro con un paio di forbici da carpentiere.

Scopo dell'aggressione, spropositata per violenza, il telefonino della vittima, richiesto senza troppi giri di parole dai complici, durante le concitate fasi: "rammi u telefono, sinnò ti tagghiu i cannarozza".
Spiazzato e stordito dalla rapidità del blitz subito, la giovane vittima è riuscita ad incanalare in una efficace reazione la rabbia ed il disappunto per l'ingiustizia patita: si è divincolato dalla presa dei malviventi ed ha colpito con calci e pugni entrambi, mettendo in fuga Trinca ed instaurando una violenta colluttazione con Billeci. E' allora che una volante di Polizia è transitata per la via Cusmano ed ha notato la baraonda.

I poliziotti hanno separato i due ed hanno appreso quanto accaduto. Dalla compiuta descrizione fornita dalla vittima, i poliziotti sono riusciti a risalire al complice del Billeci, per altro suo congiunto e soggetto noto alle Forze dell'Ordine, perché attualmente costretto agli arresti domiciliari.
Una seconda pattuglia di Polizia ha così raggiunto il vicino domicilio di Trinca e vi ha, effettivamente, trovato il giovane, che, alla vista degli agenti, è andato in escandescenze ed ha tentato di aggredirne uno.

Trinca è stato quindi arrestato per resistenza ed oltraggio a Pubblico Ufficiale ed indagato in stato di libertà per i reati di evasione dagli arresti domiciliari e rapina aggravata in concorso; per quest'ultimo reato è stato tratto in arresto, anche Salvatore Billeci, colto in flagranza.