Interviene il cane "Nemo", la Polizia sequestra 1,2 chili di marijuana

Arrestati i due fratelli Gerardo e Giuseppe Romano

PALERMO, 16 settembre - La Polizia di Stato ha recuperato un grosso carico di marijuana, circa 1200 grammi ed ha tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio, due fratelli, Gerardo e Giuseppe Romano, rispettivamente 25 e 23 anni, entrambi residenti in zona Zisa, in via Rahman. L'intuito investigativo ha portato, ieri pomeriggio, i poliziotti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico in un grosso condominio del quartiere Zisa, al resto ci ha pensato l'olfatto di "Nemo", il cane poliziotto giunto nel cuore della Zisa insieme a personale dei Cinofili.

Da qualche giorno era maturato nei poliziotti delle "Volanti" il sospetto che nei dintorni dell'edificio di via Rahman si realizzasse un'attività di spaccio, tale era l'andirivieni di giovani, presunti, consumatori, registrato dagli agenti durante i loro ordinari pattugliamenti in zona.
Ieri pomeriggio, i poliziotti hanno notato un giovane, Gerardo Romano, proprio dinanzi all'area cantinata di pertinenza dell'edificio di residenza del giovane e dalla quale erano stati registrati i movimenti sospetti di una utenza sospetta, giorni addietro.

Il giovane è inizialmente fuggito ma, a distanza di pochi minuti, ben sapendo che scappare non gli sarebbe valsa l'impunità, è ritornato sui suoi passi.
E' a questo punto che "Nemo" ha fatto la sua parte: il cane poliziotto è stato sguinzagliato nei sotterranei della cantina e non ha esitato ad arricciare il naso proprio dinanzi la porta d'ingresso di uno dei tanti box, fatalmente quello nelle pertinenze di Gerardo Romano.

Forse perché intimorito dai latrati del cane, forse per alleggerire la sua posizione, Giuseppe, fratello di Gerardo, fino a quel momento, silenziosamente all'interno del box, ha aperto la porta ai poliziotti ed a Nemo che, in men che non si dicesse, ha individuato la preziosa giacenza del box: oltre 1200 grammi di marijuana, parte contenuta in una busta bianca, parte in cinque sacchetti sottovuoto, il tutto all'interno di un grosso borsone.

Che il luogo fosse adibito anche al confezionamento dello stupefacente è stato suffragato anche dal ritrovamento nello stesso contesto di una bilancia elettronica di precisione, numerose bustine di plastica, un "tagliaerba" e tre dosi di marijuana già confezionate. Tutto è stato posto sotto sequestro e nei confronti dei due fratelli l'Autorità Giudiziaria ha disposto la custodia cautelare in carcere.
Il valore, stimato approssimativamente, dello stupefacente è di quindicimila euro. Indagini della polizia sono orientate a comprendere se i due fratelli gestissero un giro di spaccio "in proprio" o se fossero "parte" di una più articolata organizzazione.