Fabio Billetta - amministrative 2024

Una baraccopoli sulle rive dell'Oreto, denunciati 29 rumeni

Ci vivevano anche diversi bambini piccoli. LE FOTO

PALERMO, 23 ottobre - Ieri pomeriggio intorno alle 17 i carabinieri della Compagnia di Palermo Piazza Verdi supportati da quelli del XII° Battaglione Sicilia, agenti del corpo di Polizia Municipale e da assistenti sociali, sono giunti in via Emanuele Paternò per dare esecuzione ad un provvedimento di affidamento urgente di minori emesso dal locale Tribunale per i Minorenni su richiesta della Procura della Repubblica per i Minorenni.

Quattro bambini tra l'anno e mezzo ed i sei anni di età, che vivevano in pessime condizioni igienico sanitarie, sono stati affidati agli assistenti sociali che li hanno accompagnati presso delle case famiglie palermitane.
Il fatto è legato a quanto successo sabato scorso, quando i Carabinieri della Stazione di Palermo Oreto, con l'ausilio dei militari della Compagnia d'Intervento Operativo del XII° Battaglione Carabinieri Sicilia, impegnati in un servizio nell'ambito dell'Operazione Trinacria, nel percorrere via Emanuele Paternò, costeggiando le sponde del fiume Oreto erano giunti in un'area demaniale, sotto il passante ferroviario, quando si erano imbattuti in un accampamento abusivo e fatiscente, occupato da diversi nomadi di origine rumena, scoprendo diciassette ricoveri di fortuna costruiti artigianalmente con travi, tavole e lamiere.
All'interno delle baracche, i carabinieri avevano notato un groviglio di materassi distrutti, lenzuola luride e suppellettili di fortuna. In prossimità dell'accampamento vi erano innumerevoli cumuli d'immondizia maleodoranti e di vario genere, parti di autovetture e scooter, mobili dismessi e materiale di risulta derivante da costruzioni edili.

Lo stesso rigagnolo del fiume "Oreto" veniva utilizzato come fonte per l'approvvigionamento idrico, nonché come latrina e lungo l'argine era stato organizzato un lavatoio.
Diversi i minori presenti, alcuni dei quali ancora in fasce, tenuti in condizioni igieniche quantomeno precarie.
Dopo l'ispezione, i carabinieri avevano informato le istituzioni preposte per i provvedimenti di relativa competenza nonché per ordinare lo sgombero dell'area, che verrà ripulita nei prossimi giorni.