Un ricordo delle vittime della criminalità nella Messa Interforze ieri in Cattedrale

Alla celebrazione anche l'Anps di Monreale. LE FOTO

PALERMO, 18 marzo - E' stata concelebrata ieri mattina, dal Cardinale Paolo Romeo e dall'Ordinario Militare per l'Italia Santo Marcianò la Messa di preparazione alla Pasqua per i militari e civili della Difesa e per il personale dei Corpi Armati dello Stato e dei Corpi Ausiliari compresi i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale della Città. Nel corso dell'omelia monsignor Marcianò ha voluto ricordare le vittime della criminalità di cui è custodito il ricordo "nel giardino della memoria" a Ciaculli, che aveva visitato poche ore prima ed a rivolto una preghiera e un saluto ai familiari dei caduti che hanno preso parte alla celebrazione religiosa, primo fra tutti il beato Don Pino Puglisi.

Tra le autorità militari, primo fra tutti vi ha preso parte il comandante della Regione Militare Sud Generale di Corpo d'Armata Corrado Dalzini e le massime autorità locali delle Forze Armate e Corpi Armati dello Stato, autorità civili della città, rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma e le Patronesse del PASFA, fra le quali anche l'Associazione Nazionale, Polizia di Stato, sezione provinciale di Monreale.

Al termine della celebrazione, i congiunti dei caduti assieme ad una rappresentanza di tutte la Forze Armate e delle Forze di Polizia, sono stati ricevuti dal Cardinale Paolo Romeo e da Monsignor Marcianò, in udienza privata, presso il salone Filangeri del Palazzo Arcivescovile. Nel corso dell'incontro i due alti Prelati hanno rivolto sentite parole di conforto nel particolare momento di intimità durante il quale "ci si può scrutare nei cuori".

Il generale Dalzini, al termine della giornata, ha ringraziato il Cardinale Arcivescovo e l'Ordinario Militare per la consueta attenzione che sempre dedicano agli operatori della difesa e della sicurezza. Nella mattina l'Ordinario Militare, ha fatto una visita al Comando Regione Militare Sud a Palazzo dei Normanni dove è stato ricevuto dal generale Dalzini.