Fabio Billetta - amministrative 2024

Tentò di uccidere una donna polacca, condannato a 20 anni in appello

Per Massimo Mazzara in primo grado una condanna a 14 anni

PALERMO, 11 luglio - La Corte di Appello di Palermo, Terza sezione penale, presieduta dal giudice Lo Forti ha accolto l'appello della Procura Generale rappresentata in aula dalla sostituto procuratore Maria Vittoria Randazzo e dai legali di parte civile, avvocati Salvino Caputo e Francesca Fucaloro e in riforma della sentenza emessa in primo grado ha condannato Massimo Mazzara per i reati di tentato omicidio aggravato dallo stalking, di porto e detenzione di armi alla pena di 20 anni di reclusione, riconoscendo l'aggravante della premeditazione, modificando cosi la sentenza di primo grado che aveva irrogato la pena di 14 anni di reclusione.

Alla parte civile F P K, una cittadina polacca costituitasi parte civile, che in primo grado aveva ottenuto il riconoscimento di una provvisionale di 20 mila euro e' stata riconosciuta una provvisionale di 100 mila euro, oltre gli ulteriori danni da quantificare davanti al giudice civile in parziale risarcimento delle conseguenze di natura fisica e psichica subiti a fronte dell'aggressione di Mazzara.

Durissima la requisitoria del Procuratore Generale Randazzo che ha parlato di un omicidio che non si e' consumato soltanto per l'incapacità di reazione della vittima e della immediatezza dei soccorsi che hanno salvato la vita alla giovane polacca.
Nel corso dell'aggressione aveva subito ben 28 coltellate in zone vitali quali il collo, viso addome. Nella furia omicida Mazzara era riuscito anche a strappare con forze ciocche di capelli a FPK che tentava invano di sottrarsi alla violentissima aggressione dell'uomo.
I difensori di parte civile avevano lamentato l'insufficienza della condanna in primo grado non soltanto per l'efferato comportamento criminale di Mazzara, ma anche per la volontà omicida dello stesso.

L'episodio fece molto scalpore a Palermo perchè si trattò del primo caso di stalking aggravato dal tentato omicidio in danno di una giovane cittadina polacca e che per le gravi minacce di morte che furono rivolte dal Mazzara anche nei confronti del bambino che all'epoca dei fatti aveva compito due anni.
In difesa della FPK si mobilitarono diverse associazioni e in particolare lo ZONTA CLUB International di Palermo che sostenne economicamente e moralmente la FPK e il figlio fornendo sia generi alimentari che sostegno abitativo. Apprezzando il coraggio della giovane polacca che non aveva esitato a denunciare in aula l'aggressore e a costituirsi parte civile.