Non avevo capito niente

Non avevo capito niente

Di Diego De Silva

Un avvocato napoletano che potremmo dire “fallito”, perché guadagna poco, a 42 anni non ha fatto carriera, è stato lasciato dalla moglie per un architetto, vive in una casa ammobiliata Ikea, ci incatena alla lettura tutta d’un fiato, reso irresistibile dai suoi stessi fallimenti, dalle sue incertezze, dalla sua scarsa autostima e, condimento magico della miscela già intrigante, dal suo senso dell’humour.

Ci muoviamo con lui per le vie di una Napoli non descritta, ma subita e parteggiamo per le sue debolezze e per i suoi compromessi: i pranzi furtivi all’aeroporto con la figlia a base di cheeseburger, commercio di principi educativi alimentari in cambio della complicità della figlia, cioè di una relazione affettiva di cui non può e non vuole fare a meno; il patrocinio indesiderato di una causa di camorra in cambio di provare a se stesso le proprie abilità professionali, o la propria resistenza in un rodeo...

... i rapporti intimi occasionali con la moglie da cui si è separato in cambio di un dialogo sempre meno significativo e sempre più improbabile; la tolleranza dei pestaggi abituali del figlio liceale da parte di gang di adolescenti deviati e/o drogati, in cambio del rapporto col figlio stesso che gli riserva imbarazzanti sorprese. Insomma un tipo più che problematico che narra se stesso senza menzogne, senza fare l’eroe e facendoci spesso ridere per i pensieri divergenti e le metafore creative mescolate a descrizioni ansimanti di situazioni angoscianti e a volte grottesche di cui è piena la vita di tutti i giorni.

Lo vediamo due volte fare a botte, più volte fare sesso, e spesso scontrarsi con concezioni etiche diametralmente opposte alle sue e con le quali deve instaurare una scomodissima convivenza. Eppure, non ci stanchiamo delle sue disavventure e, mentre ci si stringe il cuore per la verità delle sue considerazioni filosofiche spesso tristi, esplodiamo in risate gustosissime e non liberatorie, ma coinvolgenti.

Forse il trucco di De Silva è proprio questa miscela equilibrata di tragico e di comico, di rabbia e di risate in una narrazione un po’ cubista e un po’ jazz che ricorda Pennac. Una lettura tutta da gustare.

 

Non avevo capito niente
di Diego De Silva

Einaudi - ISBN 9788806189068