Alla "Monreale II" è andata in scena l'opera dei pupi

Ancora un successo per il teatrino delle marionette

MONREALE, 9 aprile – Se mai ce ne fosse bisogno l'opera dei pupi, da quando Benedetto Rossi ha presentato il libro su suo padre, “Elogio della memoria, omaggio a Enzo Rossi” continua a mietere successi nelle scuole.

Stamattina, nell'aula magna della “Monreale II” è andata in scena non la classica presentazione di un libro ma una piacevole chiacchierata con tutti gli alunni della scuola che sono stati attenti ad apprendere con curiosità quanto di bello ci fosse nell'opera dei pupi. Questo è stato anche merito di Benedetto Rossi che con grande capacità e semplicità ha saputo spiegare ai ragazzi come quest'arte ha avuto il grande merito di intrattenere il popolo siciliano in un'epoca in cui non esisteva né il cinema né la televisione e non poteva permettersi di andare a teatro. Così l'opera dei pupi diventava veicolo non solo di racconti di storie di cavalieri ma, attraverso i romanzi e le dispense di Giusto Lo Dico, scrittore e romanziere, imparava a leggere per la curiosità di conoscere proprio le storie stesse.

Dunque grande divertimento anche con la visione di diversi filmati tra cui la vita di Enzo Rossi, “L'assedio di Parigi” e la farsa comica “Virticchio e 'Nofrio”. Quest'ultima rappresentazione è stata realizzata da Carmelo Cuticchio, Piero Scalisi e Salvo Bumbello, a due mesi di distanza dalla scomparsa di Enzo Rossi, al teatro “Il Guglielmo” di Onofrio Sanicola.
All'appuntamento oltre alla dirigente Patrizia Roccamatisi e Benedetto Rossi, figlio del puparo di monreale, sono intervenuti Nicola Giacopelli, presidente dell'ETAS (Ente Turismo Arte e Sport) e Salvatore Occhipinti, insegnante in pensione del Convitto Nazionale ed amico di Enzo Rossi.
Nell'epoca della multimedialità - ha detto nel suo intervento Patrizia Roccamatisi, dirigente della “Monreale II” - sembra anacronistico parlare di teatrino dell'opera. La mia generazione, invece, ha vissuto l'opera dei pupi quando veniva rappresentata e si comprendeva la bellezza di quest'arte. Personalmente ho avuto l'onore di conoscere il puparo Enzo Rossi per una ricerca sulle tradizioni popolari sfruttando la sua esperienza per i miei studi potendone apprezzare la sua grandezza di uomo”. Giacopelli ha invece esortato gli studenti a cavalcare l'onda delle loro passioni.
Anche Salvatore Occhipinti, grande amico di Enzo Rossi, ha ricordato il puparo monrealese per la sua bravura nell'arte delle marionette. “ Ragazzi - ha detto Occhipinti – le opere d'arte sono lo specchio dell'anima dell'autore, non dovete pensare che l'opera dei pupi sia inferiore alle altre arti ma solo diversa. Le marionette non sono solo frutto di un lavoro manuale e mentale ma anche di cuore. Mi auguro che le istituzioni, la scuola per prima, crei le condizioni ideali perché ciascuno possa esprimere se stesso così che ognuno sia bravo nel proprio ambito. Il maestro Rossi è stato – ha concluso Salvatore Occhipinti – un modello di condotta positiva da imitare”.