Via Epifanio, la pulizia non è stata efficace: la zona è sempre nel degrado

Le erbacce tagliate sono ancora lì e la sporcizia la fa da padrona

MONREALE, 24 settembre - Anche se a prima vista potrebbe sembrare uno scenario di aperta campagna, la discarica a cielo aperto che si presenta dinanzi agli occhi si trova esattamente racchiusa intorno ai palazzi di via Epifanio, solo a pochi passi dal Corso Pietro Novelli e proprio sotto la palestra della scuola Antonio Veneziano.

Accese e intense sono le proteste da parte dei residenti della piccola zona residenziale, specialmente da parte di quelli che sono costretti, non per loro volontà, a entrare quotidianamente a contatto con tale realtà, che non sono più propensi a tollerare una situazione simile, soprattutto dopo aver presentato la problematica al Comune e aver ottenuto soltanto metà della soluzione aspettata. Se da una parte, infatti, per tutto l’inverno gli abitanti della zona circostante avevano lamentato la presenza fin troppo estesa di vegetazione nella ristretta zona al centro delle proprie case, causa di moltissime patologie da allergie e reumatismi, nel corso dell’estate, con l’avvento delle temperature elevate e la presenza annuale di piromani, considerato lo spauracchio degli incendi alla circonvallazione di Monreale, il Comune ha finalmente considerato quel piccolo rettangolo di verde altamente pericoloso e ha immediatamente provveduto a mandare un sollecito al proprietario privato affinché estirpasse tutte le piante facilmente infiammabili.

L’errore commesso durante i lavori, constatato sempre dai condomini, è stato quello di lasciare lì dove si trovavano le piante recise, senza provvedere minimamente alla loro rimozione e quindi raddoppiando ulteriormente il fattore di rischio, dal momento che la vegetazione è rimasta nello stesso posto, essiccata al sole. Causa di ulteriore richieste di pulizia al sindaco sono, inoltre, tutti i rifiuti che precedentemente erano coperti dalle piante, ma che adesso sono ben visibili. Ecco che, dunque, in mezzo a un’infinità di macerie, figurano copertoni, lattine, bottiglie, cocci di vetro, spazzatura varia, materiale da costruzione, depositato in quel luogo nella speranza che nessuno avrebbe tagliato il muro di canne. Oltretutto la condizione della zona diventa ancora più “vergognosa” nel momento in cui è stata accertata da alcuni residenti anche la presenza di topi, gatti e cani randagi che scorrazzano in giro a intimorire i piccoli bambini che giocano nei piccoli spazi aperti.

Un malessere che si manifesta, dunque, non soltanto sul piano psicologico ma anche fisico e, con solleciti da parte della gente di via Epifanio, necessita di immediata risoluzione.