Conosciamo i rischi per affrontarli al meglio, la Protezione Civile al Liceo Basile

L’iniziativa inserita nella “Settimana dello Studente”

MONREALE, 2 dicembre – Ieri mattina, nei locali del plesso Basile, gli alunni, impegnati in questi giorni nelle attività legate alla “Settimana dello Studente”, hanno preso parte a un incontro riguardante la cultura dei comportamenti da tenere in caso di pericolo e di eventi calamitosi.

Ad aprire l’incontro è stata la professoressa Maria Grazia Intravaia, organizzatrice dell’evento, la quale, dopo aver accolto gli alunni, ha concesso la parola al primo ospite invitato, il geologo Salvo Di Verde, che ha cominciato con lo spiegare in modo peculiare le caratteristiche morfologiche del territorio monrealese, suddiviso dunque in diverse aree a seconda della particolare struttura del suolo e della sua composizione (anche dette facies in termini tecnici).
Di questa premessa Di Verde si è servito per arrivare alla conclusione che le onde sismiche si trasmettono nel sottosuolo molto più rapidamente in presenza di terreno argilloso o comunque in presenza di rocce molto più malleabili, e a Monreale è possibile addirittura trovare una pericolosità sismica di secondo grado, perché posizionata in corrispondenza di una faglia inattiva, ma pericolosissima nel caso in cui dovesse rompersi.

A tal proposito sono intervenuti anche gli altri tre invitati all’incontro, Filippo Modica e Rosolino Salerno della Protezione Civile e l’assessore Nicola Taibi, che hanno trasmesso agli alunni delle nozioni base per affrontare al meglio delle calamità naturali, quali per esempio terremoti e alluvioni, tenuti presenti gli infausti eventi recenti delle zone terremotate del centro Italia, ma anche eventi distruttivi che possono essere indotti, come gli incendi, ma molto più facili da prevenire e quindi da controllare. Un ruolo importante nella salvaguardia della cittadinanza, oltre alla diffusione dei vari comportamenti da attenere, è certamente giocato anche dall’attuazione e dalla costruzione efficiente di strutture in grado di resistere e limitare così i danni.

Un progetto che non si fermerà alla pura spiegazione teorica, come ha affermato la professoressa Intravaia, ma che si protrarrà nel corso dell’anno scolastico in corso con diversi incontri e visite guidate nei luoghi coinvolti in eventi catastrofici, il cui intento è sicuramente quello di istruire le nuove generazioni sulle particolarità di questi eventi, in modo da renderli cittadini più consapevoli e saldi nel presente e nel loro futuro.