Inizia l'anno scolastico anche alla "Monreale II": manca una classe

L'aula servirà per i bambini di scuola primaria

MONREALE, 17 settembre – Anche la "Monreale II" inaugura l'inizio delle attività didattiche partendo da Villaciambra. Stamattina ad aprire l'anno scolastico oltre alla dirigente, Patrizia Roccamatisi, erano presenti il sindaco Piero Capizzi e l'assessore alla Pubblica Istruzione Nadia Granà.

L'accoglienza dei genitori dei bambini delle due prime classi della primaria non si può dire che sia stata particolarmente calorosa. Da quest'anno, infatti, esiste il problema di reperire un'aula in più, dal momento che si sono costituite due sezioni di scuola primaria per un incremento delle iscrizioni. Dunque la richiesta dei genitori degli alunni riguarda la sistemazione dei loro figli.

Fino all'anno scorso non c'era stata nessuna incertezza sull'organizzazione delle classi di scuola primaria perché i bambini, di tre classi sempre della scuola primaria, erano stati ospitati dalla scuola dell'infanzia, mentre le altre classi erano ubicate nel plesso "Albano".
"Sono al vaglio delle soluzioni - ha detto l'assessore Nadia Granà - ed in settimana faremo intervenire i dirigenti dell'ufficio tecnico per tentare di risolvere il problema al più presto. Un intervento – ha aggiunto la Granà - che non sia tampone, ma che sia risolutivo, per non trovarci l'anno prossimo a dover fare i conti con la stessa problematica. In ogni caso si devono rispettare tutte le norme di sicurezza perché si tratta di bambini".
"Fin dal mio insediamento – ha poi detto il sindaco – mi sono attivata, assieme alla dirigente, anche ad agosto, per trovare una soluzione che però sia consona da un punto di vista tecnico".

Frattanto la dirigente Patrizia Roccamatisi avrebbe trovato una soluzione provvisoria a partire da domani. Unirà due sezioni di scuola dell'infanzia meno numerose in un unica sezione e lascerà a casa bambini più piccoli di entrambe le sezioni . Questa decisione ha la sua ratio perché la Roccamatisi deve far entrare i bambini di scuola primaria, in quanto scuola dell'obbligo, per non ledere il diritto all'istruzione obbligatoria.
L'attuale scelta si protrarrà fino a che il Comune non troverà una soluzione adeguata che sia conforme alle normative di sicurezza.