Elezioni 2024

Precari della scuola: sull'immissione in ruolo deciderà la Corte di Giustizia Europea

corte costituzionale

La causa è stata perorata dall'avvocato Walter Miceli. 60 i monrealesi interessati

ROMA, 19 luglio – Sarà la Corte di Giustizia Europea stabilire se la normativa italiana in tema di reiterazione dei contratti a termine e assenza di risarcimento del danno per docenti, amministrativi, tecnici ed ausiliari precari della scuola con almeno 36 mesi di servizio è compatibile con quella europea.

 Di oggi, infatti, è la notizia che con ordinanza n. 207/13, la Corte Costituzionale ha infatti rinviato la questione alla Corte di Giustizia europea, che ha sede in Lussemburgo.

La posizione della Consulta ribalta quella assunta esattamente un anno fa della Cassazione, che aveva gettato sui precari una doccia fredda sostenendo che la norma nazionale era chiara e che fosse quindi inutile rivolgersi alla Corte di Lussemburgo su possibili conflitti con la norma comunitaria: L'Italia, infatti, per non rispettare le indicazioni dell'Ue ha introdotto nella Legge 106/201, una norma che aggira l'obbligo di assumere il personale precario anche se ha superato i tre anni di supplenze. Ora, però, la Consulta riapre le speranze e sposta la partita in Europa.

A perorare la causa, per conto del sindacato Anief ci sarà anche l'avvocato monrealese Walter Miceli, da anni impegnato nelle lotte in favore dei precari della scuola contro il Ministero dell'istruzione. A Monreale, invece, sono circa una sessantina gli insegnanti precari che hanno fatto ricorso, per i quali, in caso di pronunciamento favorevole della Corte del Lussemburgo, atteso per il marzo del 2014, potrebbero aprirsi le porte dell'immissione in ruolo.

Su scala nazionale, invece, sono migliaia i ricorrenti che si sono rivolti all'Anief in questi anni per ottenere giustizia dai tribunali della Repubblica. Molti di essi hanno ottenuto in primo grado risarcimenti fino a 30.000 euro per la mancata stabilizzazione".

.