L’azalea della ricerca in favore dell’Airc, sabato in piazza nel ricordo di Valentina Termini

(foto archivio Monreale News)

Si terrà anche quest’anno l’iniziativa benefica in occasione della festa della mamma

MONREALE, 11 maggio – L’Azalea della Ricerca torna domenica 14 maggio, distribuita in 3.600 piazze dai 20 mila volontari dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC). Questa colorata pianta, in più di trent’anni di storia, è diventata un prezioso alleato per la salute delle donne, consentendo di destinare risorse fondamentali per finanziare i migliori progetti di prevenzione, diagnosi e cura dei tumori femminili.

A Monreale la giornata della ricerca avrà un sapore ed un significato particolare, perché sarà realizzata nel ricordo della compianta Valentina Termini, la donna di 42 anni, prematuramente scomparsa nel settembre scorso a causa di un cancro e che negli ultimi anni, assieme al marito Daniele Sciortino ha condotto una battaglia, oltre che personale, anche impegnandosi in favore dell’Airc.
“Per la festa della mamma - dice Daniele a Monreale News - non vogliamo che si perda questo evento anche in ricordo di Valentina che ci teneva tanto . Lo faremo sabato 13, un giorno in anticipo rispetto all' evento nazionale . saremo anche quest anno in piazza dalle 8 in poi. A chi vorrà donare un contributo di 15 euro daremo un’ azalea per le mamme e il contributo per la ricerca”.

Nel 2016, in Italia, oltre 65.000 donne sono state colpite da un tumore al seno o agli organi riproduttivi. Il cancro al seno è il più frequente, con circa 50.000 nuove diagnosi, ma è anche la patologia per la quale, negli ultimi due decenni, la ricerca ha ottenuto i migliori risultati portando la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi dal 78 all’85,5%. Un traguardo importante, ma ancora lontano dal 100%, soprattutto se si considera l’aumento dell’incidenza del tumore al seno nella fascia di età 30-40 anni: sono infatti circa 3.000 le giovani donne ogni anno sottoposte a protocolli di cura per questa malattia.

I tumori ginecologici interessano, invece, circa 15.000 pazienti. Mentre per endometrio e cervice uterina la sopravvivenza a cinque anni ha registrato una crescita costante arrivando rispettivamente al 77% e al 71%, resta ancora molto da fare per combattere il tumore all’ovaio, su cui si stanno concentrando gli sforzi di molti ricercatori.