Fabio Billetta - amministrative 2024

Al via stasera la 53ª edizione della "Settimana di Musica Sacra"

In programma la Sinfonia n° 8 in do minore “Apocalittica”, di Joseph Anton Bruckner

MONREALE, 12 novembre - É tutto pronto, ormai, per dare il via alla 53ª edizione della “Settimana di Musica Sacra”. Stasera, alle 21,15 in punto, sotto il Cristo Pantocratore, il maestro Stephen Barlow darà il via all’esecuzione della Sinfonia n° 8 in do minore “Apocalittica”, di Joseph Anton Bruckner. Per la prima volta la rassegna si svolgerà interamente a Monreale e per la prima volta, per volontà della sovrintendente dell’Ente Autonomo Orchestra Sinfonica Siciliana, Ester Bonafede, coinvolgerà anche i bambini.

Lunedì 15, infatti, è previsto un concerto di voci bianche che si terrà alle 10.30, per il quale sono state coinvolte le scuole. Il calendario che comincia oggi, si concluderà il 21 novembre. Diverse le iniziative collaterali all’evento, prima fra tutte l’esposizione (oggi) del famoso dipinto raffigurante il “Martirio dei Santi Placido e Flavio” del pittore manierista fiorentino Filippo Paladini, all’interno del Complesso Guglielmo II, dove sono previste anche degustazioni di vini doc e prodotti tipici. Per tre sere, frattanto, a partire da oggi, il chiostro dei Benedettini, sarà fruibile gratuitamente nelle ore serali.

Due parole, infine, su Joseph Anton Bruckner, tratte dal libro ufficiale della manifestazione:

“Organista dell’abbazia di Sankt Florian, Joseph Anton Bruckner (Ansfelden 1824 – Vienna 1896) ebbe una formazione musicale a contatto con la grande tradizione sacra sia cattolica che luterana che influenzò anche la sua produzione sinfonica nella scrittura orchestrale, il cui impasto timbrico evoca efficacemente le sonorità dei registri dell’organo. Ciò è evidente nella Sinfonia n. 8 in do minore, composta nella seconda versione definitiva nel 1889 e soprannominata apocalittica per il grande crescendo emotivo che nel terzo movimento, invece di sfociare in una grande perorazione finale, raggiunge delle sonorità rarefatte. In questo monumento sinfonico spicca l’uso del corale sostenuto spesso dagli ottoni in una scrittura estremamente ieratica”.