Alla ricerca del “Genius Panormi”: una domenica fra mito e simbologia esoterica

L’associazione Mons Realis in compagnia della guida conferenziere Jean Paul Barreaud. LE FOTO

PALERMO, 30 novembre - Il Genio di Palermo, espressione di una spiritualità popolare antica, emblema e personificazione della città è stato il protagonista della visita culturale, svoltasi ieri, nella Palermo antica, organizzata dall’Associazione Mons Realis in compagnia di Jean Paul Barreaud.

Si tratta dello storico e guida conferenziere, che ha accompagnato un nutrito gruppo di “curiosi di professione” in un affascinante percorso per le vie del centro alla ricerca del simbolo laico dei cittadini palermitani. Una passeggiata domenicale per respirare cultura, storia e tradizioni che rimandano a conoscenze misteriche pagane ancora vive a Palermo in epoca rinascimentale.

Le origini del Genius Panormi sono quasi sicuramente pre-romane, si tratta di una entità soprannaturale a cui, da secoli, è affidata la tutela della città, insomma un un vero e proprio santo protettore laico, che veglia su una Palermo, dove bellezza e contraddizioni si compenetrano e lasciano in ciascun visitatore un sapore dolce-amaro del quale non potrà fare più a meno.

Il percorso alla scoperta dei siti dove fanno bella mostra di sé i geni, tutti con simboli e significati diversi, chi nel mercato della Vucciria, sulla fontana di piazza della Rivoluzione, in piazzetta Garaffo o sullo scalone principale di Palazzo delle Aquile, svela agli occhi dei visitatori, attraverso l’abile e forbita guida di Jean Paul Barreaud, scenari d’altri tempi, nei quali uomini valorosi hanno saputo affrontare le sfide più grandi per difendere la loro città, culla di culture, etnie e religioni diverse, ma mirabilmente sintetizzate in un “genius” che è la perfetta personificazione di un luogo “eletto” che si può amare alla follia o odiare visceralmente, senza mezze misure.