Monreale, è partito il restauro del “Pupo”

(foto Rodolfo Lo Iacono)

Al lavoro la Soprintendenza sotto la guida del restauratore Cesare Tinì

MONREALE, 30 maggio – Il restauro del Tritone di Mario Rutelli, posto al centro della vasca di piazza Vittorio Emanuele, ha preso il via ieri con il montaggio dell’impalcatura attorno al monumento. Ad eseguire il montaggio delle pedane per facilitare l’intervento sono stati gli operai del Comune dietro il parere del restauratore Cesare Tinì, molto conosciuto a Monreale perché incaricato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali per aver condotto il salvataggio dei capitelli nel chiostro dei Benedettini da circa due anni.

“La decisione di intervenire sul monumento più amato dai monrealesi e il più fotografato dopo il duomo – fa sapere il sindaco Piero Capizzi (leggi qui l’articolo di Monreale News che anticipava la notizia) – avviene in seguito ad un accordo tra il Comune e l’architetto Lina Bellanca della Soprintendenza. Il municipio si impegna a fornire a fornire i materiali necessari alla pulizia con i prodotti adatti a far tornare la statua marmorea ai suoi antichi fasti, mentre il personale della Soprintendenza, con il restauratore Tinì, metterà in atto la manodopera. Si profila così un bell’esempio tra enti finalizzato al recupero di un patrimonio artistico di assoluto valore, apprezzato anche dalle migliaia di turisti e simpaticamente detto il Pupo”.

Mentre, inviati dalla stessa Soprintendenza, nei giorni scorsi sono intervenuti nel restauro della arabeggiante fontana del Re posta nell’angolo Sud del chiostro, sotto le cure dell’Università Corso di Laurea Conservazione e restauro Unipa, cinque giovani, guidati dal professore Giuseppe Inguì, docente di restauro che hanno proceduto a ripulire con acqua depotenziata il corpo centrale della fontana angolare che raffigura nel suo centro lo stelo della palma. Un restauro che si unisce a quello condotto dall’esperto Cesare Tinì, intento a riparare i capitelli. Impegnato a fermare l’ormai antico processo di deterioramento provocato dal “cancro” del marmo e dalla pietra calcare tali da avere portato al limite estremo di “leggibilità “ le preziose testimonianze del meraviglioso colonnato con il recupero di 76 capitelli e cioè un terzo di tutto questo patrimonio .Un recupero per preparare anche l’evento di vocazione internazionale “alta Moda “ che ha scelto la città normanna ,che per giorno 8 luglio si trasformerà in una passerella di alta moda “Dolce & Gabbana città di Monreale 4-10 luglio 2017” .

Tornando al Tritone, da rilevare che uno studio conoscitivo degli anni ‘90 dei danni provocati al monumento è stato redatto da un esperto, il docente universitario di geochimica Rosario Alaimo. Con una relazione dettagliata, consegnata all’allora sindaco Stefano Gorgone, Alaimo faceva conoscere che il bianco marmo era ricoperto da una sottile patina di colore variabile da verdastro a bruno –rossastro. La vasca, nella parte interna presentava una tubazione in rame con applicati gli zampilli d’acqua che colpivano soprattutto la parte basale del Tritone. Da otto frammenti di incrostazioni era stato rilevato che la formazione di patina era da attribuire al carbonato di calcio contenuto nell’acqua circolante. A questo punto il primo consiglio era quello di utilizzare un’acqua di circolazione povera di bicarbonato di calcio, lo svuotamento periodico e la pulitura della parte inferiore con acqua ossigenata a 120 volumi. Per gli interventi la rimozione delle patine con spazzole e bisturi.