Parco delle Madonie, al via ‘Break the limit’, iniziativa di sport e natura

Numerosi gli enti che prendono parte all’iniziativa

PETRALIA SOTTANA, 30 luglio – Al via a Petralia Sottana il programma della prima edizione di Break The Limit - Il Turismo oltre le Barriere, che si terrà sulle Madonie nel mese di settembre. Partners del progetto promosso dalla Fondazione Villa delle Ginestre Onlus, sono l’Ente Parco delle Madonie e il CeSVop, in co-organizzazione l’ASD il Vento in Faccia, l’Associazione Cicloturistica Castanea delle Furie e con il coinvolgimento dei Comuni di Petralia Sottana, Petralia Soprana, Castellana Sicula, Polizzi Generosa e Pollina; territori, questi, che sono stati individuati e scelti dal Comitato organizzatore sulla base di siti già esistenti e strutture idonee in grado di garantire ai disabili, un accesso sicuro ai luoghi pubblici e la fruizione di spazi già allestiti a musei, aree attrezzate e percorsi naturalistici.

Presenti all’incontro con il commissario Totò Caltagirone ed il direttore dell’Ente Parco Peppuccio Bonomo, Gianni Ranieri per l’associazione cicloturistica Castanea delle Furie, per l’ASD Vento in Faccia Salvatore Campanella, per la Fondazione Villa delle Ginestre Onlus Antonella Balistreri, l’assessore Lucia Macaluso per il Comune di Petralia Sottana, il presidente del Consiglio di Castellana Sicula Tommaso Di Prima e un funzionario di polizia municipale delegato dal Sindaco di Polizzi Generosa.

“Si tratta – ha detto il Commissario Totò Caltagirone – di un progetto tandem che mette in stretto rapporto sport e natura attraverso staffetta in bici e percorsi sensoriali, affermando così l’importanza dell’accessibilità all’ambiente fisico alle persone con disabilità e nel pieno rispetto di tutti i diritti umani e libertà fondamentali, ma al tempo stesso, promuove e sensibilizza l’opinione pubblica sul tema della disabilità, perchè stimola in essa nuovi approcci alla conduzione di un tema di grande rilevanza socio-economica, istituendo confronti ed evidenziando differenze sul piano della mobilità.

E’ un evento che spero possa essere calendarizzato tra le attività istituzionali di questo Ente, coinvolgendo tutti i rimanenti Comuni del Parco nel corso delle successive edizioni, il cui impegno è quello di promuovere e favorire l’abbattimento delle cosiddette barriere di localizzazione che costringono il disabile a compiere a piedi lunghi percorsi, delle barriere percettive, nonché di tutti gli ostacoli che anche mentalmente, impediscono a ciascuno, di andare oltre il confine della diversità fisica.

Questo richiede agli enti pubblici e alle persone coinvolte un cambiamento culturale importante, in quanto le persone con disabilità e le loro famiglie devono essere considerati destinatari di politiche e servizi attivi di un processo di cambiamento. L’interagire con la diversità, può innestare così, processi dinamici che determinano capacità di reazione tra le diverse aspettative di una migliore qualità di vita, create dalla persona disabile che è costretta ad avere dalla Società, solo spazi ristretti o inaccessibili.

Credo che, l’affermazione di una nuova concezione delle capacità di una persona disabile o con limitate capacità motorie o sensoriali sia in autonomia che in accompagnamento, può verosimilmente generare con gradualità, una struttura sociale che si adegua su più livelli a tutte le politiche messe in atto per recuperare l’abilità. Una nuova visione della disabilità che se lasciata nell'alveo dell’indifferenza rimane avvolta dall’ombra della disuguaglianza sul piano etico. Ed invero, sono soltanto le preclusioni esistenti nell’ambiente esterno, che impediscono, a volte, la piena inclusione nella società e ne delimitano la disabilità”.