Monreale, l’importanza di camminare a piedi per uno sviluppo reale e concreto

Una scelta che appare obbligata, ma che ancora stenta a decollare

MONREALE, 4 agosto – “Il mezzo di trasporto del futuro? Le nostre gambe. Jeff Speck, urbanista autore del libro Walkable City, è certo: “I millennials vogliono vivere in quartieri dove ci si sposti a piedi”. .La pedonalizzazione è un investimento importante, come conferma anche il Brookling Institute. Secondo WalkScore, per il sistema che calcola la walker friendliness delle metropoli basta un punto in più di questo indice “per alzare il prezzo di una proprietà tra 500 e 3.000 dollari”.

Anche in Italia le città vogliono essere “a prova di pedoni”. A Firenze The WalkingCity propone itinerari ad hoc. A Milano è in fase di sperimentazione la segnaletica di WalkMi: individua percorsi “privilegiati “ e informa i pedoni sulla durata della passeggiata. Da Ancona a Cagliari, Pistoia e Ragusa, Siena e Trento si pratica il trekking urbano o social trekking, un suggerimento che coinvolgerebbe anche Monreale. “Si cercano incontri e scambi,vivendo ogni interazione come una risorsa “spiega Alessandro Vergari autore di Social Trekking Day a Torino (lo scorso aprile 500 partecipanti ). “Non serve essere in forma, basta avere voglia di provare”. Quando? Durante tutta l’estate le iniziative di Walden (waldenviaggiapiedi.it); il 12 ottobre invece c’è la Giornata del Camminare, mentre il 31 ottobre un giorno di Trekking Urbano in 10 città italiane .

Monreale non potrà ancora sfuggire a questa partecipazione, a questa risorsa che rappresenta progresso, cultura, economia e rispetto per i visitatori che scelgono di venire a Monreale. Se non ricordiamo male , le botteghe storiche di Monreale sono nelle strade storiche. Le strade storiche, come dice la parola stessa ,sono state costruite qualche tempo fa e misurano in media una lunghezza di tanti metri. Non è chiaro se i sindaci di Monreale abbiano avuto in mente la felicità di una circolazione perpetua e senza soste possibili, un flusso di colonne d’auto che entrano, girano, percorrono a passo d’uomo fermandosi quando lo ritengono opportuno . Mentre non è facile trovare un amministratore, tra quelli che si sono succeduti dal 1994 ad oggi, eletti dal popolo con tutti i poteri in mano venire incontro al desiderio dei commercianti .
Ci permettiamo di dubitare che molti di loro abbiano desiderato davvero respirare a pieni polmoni marmitte sulla porta della loro bottega dei loro tavolini di accoglienza. Nel frattempo i visitatori se ne saranno andati in cerca di altri luoghi dove si può camminare, sostare, spingere i passeggini dei piccoli, godersi le vetrine e fare tranquillamente lo shopping. Dove ? In qualunque luogo in cui non sia dilagato il “nuovo” del libero traffico alla monrealese. Ricordando che pedonalizzando una parte, piccola o grande che sia, dipende dall’idea che si ha di una città. Intorno a questo perno gira il ragionamento di Pier luigi Cervellati, l’urbanista che diffuse questa idea sin dal 1967.