San Giuseppe Jato, Agostaro non cede: ‘Non ho paura di nessuno’

(foto: vallejatonews.it)

Ieri un’affollata seduta del Consiglio comunale per esprimere solidarietà al sindaco minacciato

SAN GIUSEPPE JATO – .“Sono sereno e non ho paura di niente e di nessuno. Vorrei piuttosto guardarlo in faccia questo vigliacco”. Ieri sera, in un’aula consiliare gremita di gente, Rosario Agostaro ha mandato un messaggio chiaro all’ignoto autore della lettera di minacce: “Non sono mai scappato e non lo faro' neanche adesso”.

Due giorni fa al sindaco jatino è stato recapitato un messaggio scritto a penna sopra un pizzino ed inserito in un busta gialla contenente un proiettile di pistola: “Altofonte, bella famiglia. Caro sindaco fai la persona corretta altrimenti muori”. Un chiaro segnale di morte con l’aggravante del riferimento alla famiglia del cinquantenne primo cittadino ed al luogo in cui abita da anni. La missiva, spedita il 10 agosto da Palermo, è giunta al protocollo del Comune giovedì e l’indomani è stata consegnata nelle mani del sindaco.
“E’ il gesto di un meschino, che – commenta Agostaro - non ha capito il danno che ha fatto ai suoi stessi figli e a tutta la comunità, che per anni è stata associata all’idea di mafia. Questo paese ha alle sue spalle, infatti, una storia da rabbrividire, ma i tempi sono cambiati e non torneremo indietro. Qui la maggior parte è gente onesta”. Agostaro ha ribadito quanto dichiarato a caldo due giorni fa: “Non c’è stato nulla, né alcuna richiesta che possa fa pensare ad una minaccia di questo tipo. Io sono un sindaco che parla con tutti, ma questa è gente che non ha il coraggio di affrontarmi”. Al fianco del primo cittadino si è schierata ieri tutta la politica locale. Maggioranza e opposizione hanno, infatti, firmato un documento unitario: “Questi atti non fermeranno la volontà di agire nel rispetto del bene comune – si legge nella nota -, nella consapevolezza che a risposta di questo ignobile gesto c’è una comunità onesta che si adopera per il futuro”. A testimoniare sostegno c’erano ieri anche sindaci e rappresentanti dei Comuni limitrofi: San Cipirello, Altofonte, Piana degli Albanesi, Camporeale, Balestrate, Trappeto e Giardinello. A rappresentare la politica regionale è giunto il deputato Alessandro Aricò, capogruppo all'Ars di “Diventerà Bellissima”. Cinzia Leone, senatrice del Movimento 5 stelle, ha invece inviato una lettera di “piena e incondizionata solidarietà”.
Dalla vicina San Cipirello, dove il clima politico è da tempo molto teso, sono giunte due diverse note di solidarietà: la prima, a nome del Presidente del Consiglio del Comune, Giovanni Randazzo, del Sindaco, Vincenzo Geluso, e dei consiglieri di maggioranza: “Come amministratori esprimiamo rammarico per quanto accaduto. Negli ultimi tempi purtroppo noi amministratori siamo soggetti a numerosi e ingiustificati attacchi. Ma noi non demordiamo per il bene delle nostre comunità continueremo a lavorare”. L’altra nota è firmata invece dai consiglieri d’opposizione Marianovella Termini, Gaspare Scannaliato e Antonio Crociata: “La mafia c’è ed è presente nel territorio, la lotta continua, non deve abbassarsi la guardia. Rosario non sei solo, oggi dobbiamo riaffermare ancora più la scelta di questa nuova classe politica di essere il volano della buona amministrazione e la vera protagonista sul proprio territorio, non devono e non possono esserci spazi per personaggi ambigui, quelle strane eminenze grigie che continuano ad aggirarsi nei Palazzi, quei nostalgici di un poter che fu".
E messaggi di sostegno sono giunti anche da parte di Mario Basile della Cisl Fp Palermo Trapani e da Enzo Campo e Giovanni Cammuca della Cgil Palermo. Ma ieri, in aula consiliare, c’erano soprattutto comuni cittadini e tanti dipendenti comunali. “Vedere voi, gente onesta – ha detto Agostaro-, mi spinge ad andare avanti con coraggio”.

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