Piana degli Albanesi, cercasi ambasciatrice senza peccato. Ed è polemica

Il Comune ritira il requisito dopo una netta levata di scudi

PIANA DEGLI ALBANESI, 30 agosto – Cercasi ambasciatrice senza macchie morali. Donna giovane, possibilmente bella, ma che non sia “chiacchierata”. Fa discutere da giorni in paese la pubblicazione di un regolamento finalizzato a scegliere l’ambasciatrice della comunità albanofona.

Tra i requisiti richiesti dal Comune e dalla Pro loco figurava, infatti, fino a due giorni fa “l'essere di condotta incensurabile e comunque non essere mai state implicate in fatti o vicende di pubblica rilevanza offensivi della morale comune”. Un criterio ispirato forse dalla cinematografia anni Settanta, quella in cui Alberto Sordi cercava “compaesane illibate”, scopo matrimonio. Ma a Piana, da sempre comunità culturalmente emancipata, ci sono volute poche ore, dense di polemiche, perché il requisito sparisse dal regolamento. A protestare sono state soprattutto le donne, che non hanno gradito quei requisiti opinabili. “Si trattava di un refuso dell’articolo 2 che erroneamente prevedeva tre punti C”, ha spiegato in fretta il sindaco Rosario Petta sul suo profilo social. Più che un errore di stampa è sembrato a tanti, però, un “refuso morale”. Una sorta di ipercorrettismo rispetto agli anni, non lontani, in cui Piana degli Albanesi balzava agli onori della cronaca per le comparsate di soubrette e pornostar durante le sagre dei cannoli. Così si è passati da un eccesso all'altro, nella speranza forse di tenere lontane dal concorso “le bocche di rosa”.

Il dietrofront di Comune e Pro loco è arrivato però solo dopo l’indignazione di tante donne arbëreshë. Tra le prime a sollevare dubbi, la trentasettenne Vittoria Camalò, che martedì mattina aveva chiesto di “rivedere il testo” e “un po’ più di rispetto verso le donne di Piana”. E non è mancata ovviamente anche l’ironia in paese su chi avrebbe dovuto appurare “la condotta incensurabile” delle candidate e valutare “la pubblica rilevanza” di eventuali vicende peccaminose. Il regolamento taceva, infatti, su quali condotte siano ritenute “accettabili” e quali invece offendano la “morale comune”. Ma la sorte beffarda ha invece voluto che il refuso, vero o presunto, coincidesse con la sovrabbondanza di “punti c”. E anche qui non è mancato l'umorismo: si è rischiato di trasformare il concorso culturale in un dibattito ginecologico sulle nuove frontiere del piacere femminile. A tentare di mettere una “pezza” sulle polemiche è stato il sindaco, che ha pubblicato un nuovo regolamento senza requisiti morali. L’elezione, prevista stasera, fa parte del programma di festeggiamenti per il 530° anniversario della fondazione di Piana degli Albanesi. Evento che coincide con la festa patronale della Madonna dell’Odigitria. All'interno è previsto anche un concorso di poesia. Ma la novità di quest’anno è sicuramente “l’ambasciatrice”, pensata non come una semplice “miss”: “Rappresenterà la nostra comunità in eventi e manifestazioni”, precisa il sindaco Petta. Che in una nota aggiunge: “Quest’anno abbiamo puntato su cultura, moda e tradizione per mettere l’attenzione su una comunità che gelosamente custodisce lingua, usi e costumi unici nel panorama siciliano”. La scelta avverrà tra le giovani locali che saranno valutate per “portamento, vestizione dell’abito tradizionale e per l’immagine”.

E anche su questo le critiche non mancano: “Cosa hanno a che vedere l'immagine, il portamento e l'indossare un costume tradizionale, con la cultura? – chiede al sindaco, tramite social network, Paola Guzzetta - Non le sembra svilente della figura della donna e nei confronti delle numerose donne di cultura che Piana vanta e che mai parteciperebbero a un concorso di bellezza?”. In giuria ci saranno la vicesindaco Simona Scalia, l’organizzatrice Rosi De Simone, il presidente del Rally Targa Florio e dell’Aci, Angelo Pizzuto e il vice presidente della pro loco, Giorgio Ferrara. Le candidate sfileranno in abiti tradizionali e moderni, ma non dovranno dimostrare necessariamente una condotta morale irreprensibile.

 (fonte: vallejatonews.it)