Grande emozione e partecipazione ieri a Casa Cultura con l’opera dei pupi di Salvo Bumbello

(foto Massimo Merulla)

L’evento curato da Benedetto Rossi ha riscosso un grande successo. LE FOTO

MONREALE, 23 dicembre – Lo spettacolo dell’opera dei pupi del maestro Bumbello, che si è svolto ieri nei prestigiosi spazi di Casa Cultura, ha visto la partecipazione di numerosi spettatori specialmente ragazzi e bambini.

Le avventure di Orlando e Rinaldo e le divertenti farsette comiche di Nofrio e Virticchio sapientemente messe in scena dalla Compagnia Brigliadoro hanno tenuto con il fiato sospeso i numerosi bambini accorsi per trascorrere un pomeriggio all’insegna delle nostre tradizioni in compagnia dei nostri eroi di Francia protagonisti del teatro dei pupi.
L’evento, inserito nell’ambito delle variegate manifestazioni natalizie proposte dagli assessori Ignazio Davì e Rosanna Giannetto, ha riscosso un successo di pubblico che ha assistito con grande partecipazione ed entusiasmo.
E il teatro e il suo mondo è il filo conduttore di buona parte delle iniziative in programma dall’amministrazione comunale, questo il messaggio di Rosanna Giannetto che ha presentato la manifestazione ringraziando tutti coloro che si adoperano e si impegnano perché simili iniziative possano realizzarsi.
L’episodio “La morte di Agricane” per mano di Orlando ha destato moltissima emozione perché si conclude con la volontà di Agricane di essere battezzato abbracciando la fede cristiana.
La comparsa dell’angelo che ha condotto l’anima del morente Agricane in paradiso, la cui voce è del giovanissimo Francesco ha suscitato un grande applauso.
I pupi manovrati dal maestro puparo Bumbello e dai figli Luciano, Francesco e Martina al pianino, con l’ormai conosciuta formula a vista si conferma adatta alla rappresentazione in spazi ridotti, in considerazione della mancanza di un teatro, come evidenziato dalla stessa Rosanna Giannetto.
Benedetto Rossi nel suo intervento ha sottolineato l’importanza della salvaguardia delle nostre tradizioni e dell’opera dei pupi in quanto opera dell’uomo e frutto dell’ingegno dei pupari, che per essa hanno speso la loro esistenza, ed è in nome di questi valori che muove il suo impegno, ricordando tutti quelli che si sono avvicinati al mondo dei pupi contribuendo alla salvaguardia e alla trasmissione alle giovani generazioni.
Gestualità, ritmo e bravura recitativa del puparo insieme alla bellezza dei paladini con i variopinti piumaggi e le lucenti armature i tratti distintivi dello spettacolo dei pupi.
A sorpresa l’intermezzo poetico di grande suggestione con i versi dedicati alla memoria di Enzo Rossi composti e recitati dalla scrittrice Maria Sapienza.
A conclusione della manifestazione l’intervento dell’assessore Ignazio Davì che ha espresso la volontà di istituzionalizzare e calendarizzare lo spettacolo dei pupi, oltre all’invito rivolto al puparo alla partecipazione alle iniziative legate al percorso Unesco Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale dei prossimi mesi.
Le storie, le imprese cavalleresche raccontate nell’opera dei pupi, patrimonio di memoria e di cultura, valori indiscussi suscitano, ancora oggi, emozioni e fantasia.