''Pronti ad affrontare l’emergenza, picco previsto nella prima decade di aprile''

Ieri lintervento del Governatore Nello Musumeci  a Tg2 Post

PALERMO, 26 marzo – La preoccupazione dei medici e degli scienziati, adesso, è che l’epidemia affligga il Meridione tanto quanto le regioni settentrionali. Nella serata di ieri, ad intervenire sulla questione, è stato il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci, il quale ha affermato a “Tg2 Post” – programma televisivo condotto dalla giornalista Francesca Romana Elisei – di aver pronto un piano d’emergenza.

Le strutture sanitarie siciliane, a differenza di quelle del Settentrione, non sarebbero in grado di fronteggiare l’epidemia. L’obiettivo del Governatore, infatti, è quello di contenere al massimo il contagio limitando qualsiasi tipo di spostamento da parte delle persone: “Noi siamo pronti ad affrontare l’emergenza, il picco è previsto per la prima decade del mese di aprile. Questa tanto deprecata sanità del Mezzogiorno, tuttavia, ha saputo fin’ora far fronte alla situazione e ha pronto un piano d’emergenza che prevede ulteriori posti in reparti ospedalieri”.

Secondo Musumeci, infatti, verranno restituiti alla sanità siciliana oltre 580 nuovi posti di rianimazione e di terapia intensiva e circa 3000 posti per ospedalizzare coloro i quali risultino positivi al coronavirus ma che non necessitino allo stesso tempo di particolari terapie.

“Ci stiamo preparando al grande urto – afferma Musumeci – ma fin’ora i numeri ci hanno dato ragione. Questo non ci permette di sederci sugli allori, perché per stare bene bisogna prepararsi al peggio. La sanità siciliana ha risposto bene nonostante i suoi limiti, ma nessun sistema sanitario regionale era stato tarato per affrontare la più insidiosa e drammatica delle epidemie che il mondo moderno contemporaneo abbia conosciuto negli ultimi 100 anni.”

Un ulteriore sforzo, da parte del Presidente, è stato chiesto ai medici, agli infermieri e a tutto il personale sanitario che nonostante l’assenza delle mascherine, dei camici monouso e dei ventilatori polmonari, lavora con grande coraggio.

Frattanto, durante il corso della trasmissione, l’inviato Vincenzo Frenda ha mostrato le immagini delle auto in coda presso Villa San Giovanni, in seguito alle numerose partenze riscontrate negli ultimi giorni da parte di tanti viaggiatori, riferendo che il sindaco di San Giovanni ha chiesto l’istituzione della “zona rossa” presso il medesimo comune per le difficoltà di controllo: “Almeno nelle prime settimane i controlli lungo i punti di arrivo – continua il Governatore – sono stati lacunosi. È stato sottovalutato il fenomeno. Per fortuna negli ultimi 10 giorni, in seguito alle nostre denuncie, si è consolidata la presenza nei punti di arrivo e ho specificato attraverso un’ordinanza che la Sicilia è un’isola assolutamente inaccessibile se non per alcune specifiche categorie. Purtroppo, sullo Stretto, nella serata di sabato, si è formata una fila lunghissima di automobili allarmando tutti quanti, costringendomi ad interpellare il ministro dell’Interno il quale ha risposto prontamente. Faccio appello ai siciliani che stanno rispettando le norme complimentandomi con loro e, a chi bussa alle porte perché vuole rientrare, dico di rimanere dov’è, perché non sa quello che porta con sé” conclude.