L’ultimo saluto a Roberta Siragusa,17enne vittima di femminicidio

La cerimonia funebre si è svolta presso la chiesa dell’Annunziata, a Caccamo

CACCAMO, 4 febbraio – Questa mattina, nella Chiesa dell’Annunziata di Caccamo, si sono svolti i funerali di Roberta Siragusa, la 17enne uccisa nella notte tra il 23 e il 24 gennaio, per il cui omicidio risulta gravemente indiziato il fidanzato, Pietro Morreale. A celebrare la messa l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice.

“Siamo qui, sconvolti. Senza parole. Dinnanzi al corpo di Roberta. Corpo martoriato. Sacrificato. Vita che ci è stata rubata. Perché? Ancora una volta, risuona un grido: perché? Perché questo strazio indicibile inflitto ai cari genitori Iana e Filippo, al fratello Dario, ai familiari, agli amici, alla città intera? Una vita distrutta e rubata troppo presto, in modo oltremodo crudele”. Queste le parole di Lorefice, pronunciate davanti a una comunità straziata, incredula, che da più di una settimana si trova in un lutto inaspettato.
“Senza parole. In certi momenti si vorrebbe solo stare in silenzio e piangere sommessamente un dolore indicibile, inaudito. Un corpo che aveva il fuoco della vita e si apriva al fuoco dell’amore è davanti noi, sfigurato dalle fiamme della violenza. E in questo corpo bruciato ci sembra che sia racchiuso il dolore di un mondo nel quale ancora domina la violenza” ha proseguito l’arcivescovo di Palermo.
Un fatto gravissimo quello che ha coinvolto Roberta, l’ennesimo femminicidio, il terzo dei cinque avvenuti in questo orrendo primo mese del 2021. Il suo presunto assassino, colui dal quale la ragazza non è riuscita a liberarsi, sarebbe sempre stato violento con lei, l’avrebbe sempre minacciata, costringendola a rinunciare alla sua passione per la danza, le avrebbe fatto attorno terra bruciata. Come tutti gli uomini violenti. E purtroppo nessuno, attorno a lei, ha colto la gravità di certe azioni.