Acquista i bidoni della spazzatura per garantire decoro, qualche incivile però gli accatasta i propri rifiuti

A raccontarlo i titolari della macelleria Dal Conte: Da un mese la stessa storia, vorremmo comprenderne i motivi

MONREALE, 8 marzo – Via Chiesa Agonizzanti, arteria incidente la via Roma: da oltre un mese, i titolari della macelleria “Dal Conte” – esercizio inquadrato tra le due vie, il cui ingresso insiste su quella principale –  al fine di rendere incontaminato uno spazio pubblico del centro storico dai sacchi di rifiuti, che seppur conferiti regolarmente compromettono comunque l’armonia dell’ambiente, hanno deciso di acquistare ed installarvi 4 bidoni della spazzatura, cassonetti che quotidianamente, vengono sommersi dai rifiuti degli altri. 

È quanto accade da oltre un mese: “I bidoni della differenziata – affermano i titolari – oltre a garantire un certo decoro, garantiscono sicurezza sulla transitabilità carrabile, non potendo i sacchi ostacolare la carreggiata, in quanto contenuti all’interno. Abbiamo deciso di installarli proprio per evitare il notevole cumulo di spazzatura che ogni giorno, per ragioni legate al tipo esercizio, viene a crearsi a ridosso dell’edificio, restituendo appunto una diversa e più apprezzabile immagine di questo tratto, degna – lo sottolineano, ndr – del centro storico”.

Secondo quanto raccontato dagli imprenditori, all’orario di apertura, lo stato di fatto che si riscontra al di sopra e in prossimità dei bidoni, è differente da quello mantenuto la sera prima: “Ogni mattina – continuano – la stessa storia: sacchi di rifiuti tra i contenitori o al di sopra del coperchio, di dubbia provenienza.  Non riusciamo a comprenderne i motivi. Perché rovinare in questo modo – si domandano i titolari – l’impegno civico di chi ha a cuore il rispetto per la propria città? Perché non prendere il nostro gesto come esempio, rispettando il lavoro altrui? Forse – concludono – bisognerebbe inculcare a qualche incivile un pensiero civico differente, attraverso campagne pubblicitarie di sensibilizzazione”.