Monreale deve ambire a diventare una grande città

Attività svolte e propositi per il nuovo anno nel tradizionale incontro di fine anno tra l’amministrazione comunale e la stampa

MONREALE, 30 dicembre – Tante cose fatte, tante altre ancora da fare. L’obiettivo, però, come sottolinea il sindaco Alberto Arcidiacono, è chiaro: “Far diventare Monreale una grande città. Bisogna ambire a questo”.

Il bilancio ed i propositi sono quelli di fine anno. Un anno, purtroppo, ancora una volta caratterizzato dall’emergenza pandemica (dilagante in questi giorni). La sede è quella prestigiosa di “Casa Cultura”, Santa Caterina, dove il primo cittadino ha chiamato a raccolta il suo esecutivo (mancava solo l’assessore Russo, per importanti motivi personali) convocando i giornalisti delle testate locali per il classico brindisi di fine d’anno, che serve – come di consueto – a fare un po’ il punto della situazione.
La convinzione generalizzata e purtroppo comune è fondamentalmente una: le ristrettezze economiche, così come i pensionamenti che hanno depauperato la pianta organica comunale, non consentono voli pindarici e quindi bisogna far di necessità virtù, affidandosi al lavoro, spesso efficace, dei dipendenti comunali, che – non di rado – mostrano quel senso di responsabilità e quell’attaccamento “alla maglia”, giusto per usare una terminologia calcistica, che serve a superare le difficoltà. A loro sono andati i ringraziamenti pressocché unanimi della giunta.

L’esempio più chiaro di questo stato di fatto emerge, per esempio, dall’attività della Polizia Municipale, impoverita, così come ha sottolineato l’assessore Paola Naimi, di ben dodici unità e che, dovendo, coprire un territorio vasto come una provincia, è costretta a tentare i miracoli per garantire un servizio, che – inevitabilmente – soffre del sottodimensionamento dell’organico.
Per sperare in tempi migliori, come ha ribadito l’assessore al Bilancio Luigi D’Eliseo, non soltanto per quel che riguarda i “caschi bianchi”, ma per la pianta organica comunale più in generale, si dovrà attendere l’ok definitivo del ministero dell’Interno alla proposta di bilancio stabilmente riequilibrato. Soltanto uscendo  dallo stato di dissesto, in pratica, il comune potrà rivedere un’alba che attualmente ancora non è così vicina all’orizzonte.

Per il resto, la teoria degli interventi da realizzare o in corso di realizzazione è lunga e va dalla ristrutturazione del quartiere Carmine (“chiediamo scusa alla città per gli inevitabili disagi” ha sentito l’esigenza di dire l’assessore ai Servizi a Rete, Geppino Pupella) a quelli della Ciambra, per i quali a gennaio dovrebbero essere affidati i lavori. Le notizie più belle riguardano il complesso monumentale e il cinema Imperia per i quali gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione sembrano essere al rettilineo d’arrivo.

Completando il giro delle attività, della situazione rifiuti diamo conto in un articolo a parte, mentre quella dell’edilizia scolastica vive di alcuni piccoli-grandi interventi, volti a migliorare il quadro complessivo delle strutture monrealesi, come ha ribadito l’assessore alla Pubblica Istruzione, Rosanna Giannetto. L’assessore allo Sport Letizia Sardisco, invece ha annunciato, tra le altre cose, l’intenzione di dare impulso alla riqualificazione dei campi da tennis “Ranteria” per il loro riutilizzo. Insomma, tanta carne già al fuoco e – fortunatamente – tanta altra ancora da mettere sulla brace, nella speranza che il paese, anzi la città di Monreale, per dirla con Alberto Arcidiacono, mostri presto le sue carte in regola per pensare e sognare in grande.