Palermo, inaugurato l'anno giudiziario. Frasca: ''La mafia imprenditrice si sta espandendo''

Il grido d'allarme del presidente della Corte d'Appello del capoluogo, in linea con i dati emersi dal report annuale

PALERMO, 22 gennaio – Cosa Nostra è attiva e vigorosa, più degli anni precedenti. E' quanto emerge dal report di cui si è parlato durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario, tenutasi questa mattina al Tribunale di Palermo. A illustrare la situazione in fatto di crimini commessi, denunciati e trattati dal sistema giustizia, il presidente della Corte d'Appello di Palermo, Matteo Frasca.

Frasca ha spiegato quanto la "vecchia mafia", quella stragista, quella rumorosa e plateale, sia ben lontana dalla realtà di oggi. Ma ciò non significa che il crimine organizzato si sia sopito, anzi: il suo potere, secondo quanto discusso in occasione della cerimonia, è "diffuso, penetrante e violento nel colpire le attività economiche, sociali e imprenditoriali del territorio". 

Se nel 2019 e nel 2020 le denunce per estorsione erano state, rispettivamente, 50 e 77, nel 2021 il distretto di Palermo ne ha registrate ben 79, con un aumento pari al 58%; il fenomeno, però, non riguarda tutta la città allo stesso modo e si presenta come poco omogeneo. L'aumento si riscontra anche nel caso dei reati di corruzione (+4%), concussione (+58%) e di quelli contro la pubblica amministrazione (+1%).

Il ruolo dei clan nel garantire il sostentamento dei tessuti sociali più disagiati e poveri nonché nel penetrare, mediando, anche questioni personali, resta ben saldo, e la pandemia da Covid-19 non ha fatto che potenziarne il controllo. "La mafia imprenditrice non starà a guardare e avrà la sua ingente fetta di guadagni grazie al prossimo aumento del Pil nazionale" ha aggiunto il presidente della Corte d'Appello di Palermo. Il business più redditizio, comunque, resta quello del traffico di stupefacenti.