Monreale, l’area antistante l’abbeveratoio si chiamerà ''Largo Rosalia Novelli''

Oggi l’intitolazione alla presenza dell’amministrazione comunale

MONREALE, 7 marzo –Da oggi l’area antistante l’abbeveratoio di via Pietro Novelli, tradizionale tappa della processione del Santissimo Crocifisso, si chiamerà “Largo Rosalia Novelli”. È avvenuta oggi, infatti, l’intitolazione della figlia del pittore monrealese del ‘600, alla presenza dell’amministrazione comunale.

La data individuata per l’iniziativa non è casuale ed arriva, infatti, in occasione della giornata della donna, che – come è noto – ricorre domani. Con questo gesto l’amministrazione Arcidiacono ha voluto intitolare un luogo della città a una donna. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il sindaco Alberto Arcidiacono, e gli assessori Letizia Sardisco, Geppino Pupella e Sandro Russo.
La pittrice monrealese Rosalia Novelli – afferma una nota del comune – costituisce figura di primo piano del Seicento figlia dell’illustre pittore Pietro Novelli. Nelle sue opere del tempo Rosalia Novelli ha affrontato anche temi di forte contenuto sociale . Nell’età matura ha svolto anche la professione di insegnante. “L’iniziativa - dichiara l’assessore Sardisco - riprende una delibera di giunta del 2017 rimasta ineseguita, di intitolazione di numerose strade, molte delle quali sono state autorizzate già nel 2018 dalla prefettura di Palermo”.

Con questa iniziativa il sindaco Alberto Arcidiacono ha aderito alla proposta lanciata da Toponomastica Femminile associazione fondata nel 2014 che ha l’intento di restituire voce e visibilità alle donne che hanno contribuito, in tutti i campi, a migliorare la società. Il gruppo di ricerca, formato da oltre trecento associate/i e diecimila simpatizzanti fb, pubblica articoli e dati su ogni singolo territorio e sollecita le istituzioni affinché strade, piazze, giardini e spazi urbani in senso lato, siano dedicati a donne. Le opere certe di Rosalia Novelli attualmente sono: Santa Maddalena, Santa Rosalia e San Francesco in estasi della Chiesa Madre di Piraino in provincia di Messina, l’Immacolata e San Francesco Borgia della Chiesa del Gesù di Casa Professa a Palermo, entrambe datate 1663, e un disegno oggi custodito alla Galleria Regionale di Palazzo Abatellis a Palermo raffigurante la Raccolta della Manna e firmato dall’artista. Gli studiosi hanno attribuito a Rosalia altre undici tele, Sant’Agata che professa la fede dinanzi al tiranno Quinziano, la Purificazione di Maria, la Sacra Famiglia e Sant’ Anna, e l’Annunciazione, ove è fortissima l’adesione ai motivi dell’arte paterna.