Ucraina, Pennisi: ''Non possiamo rassegnarci alla guerra''

Ieri sera in cattedrale una veglia di preghiera per la pace nel mondo

MONREALE, 8 marzo – C’è un grande dolore in noi. Prima di tutto per chi soffre, fugge, è caduto, per le giovani vite messe a rischio. Per le nostre sorelle, i nostri fratelli, in Ucraina. Sono parole dell’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi pronunciate ieri sera, in occasione della veglia di preghiera organizzata ieri sera in cattedrale, per sensibilizzare sul tema della pace nel mondo.

 

L’iniziativa, molto partecipata, si è svolta alla presenza dell’amministrazione comunale, sindaco Alberto Arcidiacono in testa. “La guerra è fratricidio – ha proseguito il presule – per i cristiani, per i governi, per quello russo, quello ucraino, è l’ora del lutto: diverse responsabilità, ma un unico lutto. Non possiamo rassegnarci alla guerra.

Questa sera vogliamo impegnarci ad essere solidali con le vittime della guerra, accoglienti verso i profughi e a pregare perchè: tacciano le armi. cessi la spirale di violenza per lasciare la parola ai negoziati di pace. Il nostro rifiuto della guerra si fa preghiera a colui che è il Signore della storia, perché questa guerra abbia termine. La guerra non è solo immorale, ma diabolica.

La preghiera, diceva Giorgio La Pira, è la più grande arma cristiana: più potente di una bomba atomica perché arriva dritta al cuore di Dio. E se pregare è «interrogarsi sul senso del mondo», la speranza è che questa preghiera interroghi profondamente le coscienze di quei «reggitori del mondo» sul significato ultimo dell’esistenza umana”.